13 ragazze minori extracomunitarie mandate in struttura abusiva da assessorato ai Servizi sociali

“Una struttura, completamente abusiva con 13 ragazze minori extracomunitarie non accompagnate, – rileva una nota della polizia – affidategli in regime di emergenza dall’assessorato Servizi Sociali in occasione degli sbarchi”, è stata scoperta e controllata dagli agenti del commissariato Borgo – Ognina di Catania in via Nuovalucello.

“All’interno della struttura – prosegue la nota della polizia – sono emerse carenze sia strutturali sia in ordine alle autorizzazioni di legge e precisamente, così come acclarato in apposito verbale di sopralluogo a cura dell’Asp e della Polizia di Stato, è stato rilevato quanto segue: – Sprovvista di autorizzazione del sindaco o regionale (art. 86 T.U.L.P.S.); – I locali adibiti ad alloggio con n. 13 posti letto, suddivisi in n° 3 locali, hanno evidenziato chiare carenze strutturali, igienico- sanitarie ( in alcuni punti un’altezza media di soffitto a spiovente con h. 2,40 metri circa); insufficiente rapporto aereo-illuminante da altre finestre (a vasistas) irraggiungibili per l’eventuale apertura e chiusura; tutta la struttura a manufatto in profilati metallici e legno, isolanti in prefabbricato”.

“Per tali ragioni – conclude la prima parte della nota – verranno interessati i competenti uffici al fine di verificare il possesso dei requisiti urbanistici. Al momento del controllo non sono emersi immediati pericoli per la salute pubblica”.

In precedenza, sempre in via Nuovalucello, gli agenti avevano effettuato dei controlli straordinari, sempre mirati alla tutela dei minori – stranieri e non – ospitati presso le comunità alloggio.

Scopo del servizio, anche quì, era quello di appurare anche il rispetto delle condizioni igienico sanitarie e, in generale, il rispetto della normativa vigente posta a tutela delle ragazze minori alloggiate.

All’interno vi erano 10 italiane e una extracomunitaria (nigeriana) di età compresa tra i 14 e 17 anni. In detti luoghi, sin da subito, sono emerse significative criticità per ciò che riguarda l’ordine, la pulizia, le condizioni igienico sanitarie e la conservazione degli alimenti; accertate, altresì, violazioni in materia di possesso della documentazione amministrativa e di autorizzazione strutture ricettive.

Per detti motivi, unitamente all’Asp, si è proceduto a contestare alla direttrice della Comunità le seguenti violazioni: – art. 86 T.U.L.P.S. che prevede una sanzione pecuniaria di euro 1.032,00 per mancanza di esibizione autorizzazione; – art. 6 comma 5 del decreto legislativo numero 193/2007 per carenze strutturali nel locale dispensa, che prevede una sanzione pecuniaria di euro 1000,00.

Oltre a queste contestazioni, sono state imposte diverse prescrizioni a cui la responsabile della struttura dovrà adempiere entro 30 giorni: nello specifico, risolvere i problemi di umidità nel locale dispensa, eliminare materiale non pertinente sugli scaffali riservati agli alimenti, malfunzionamento del congelatore alimentare per eccessiva presenza di brina mal chiusura del coperchio di chiusura.