Ircac, a Catania l’incontro con le centrali cooperative della Sicilia orientale

CATANIA – Si è svolto ieri nei locali della Camera di Commercio di Catania l’incontro dell’IRCAC con le centrali cooperative della Sicilia orientale. Vari i temi sul tavolo, a partire dall’accorpamento con la Crias da cui nascerà – come stabilito dalla legge regionale n. 10/2018 – l’IRCA, il nuovo istituto per il credito agevolato in Sicilia.

Un momento importante, come sottolineato dal presidente dell’IRCAC, l’avvocato Adolfo Landi: “Il nostro modello del credito agevolato è unico in Italia – ha detto il presidente – Dopo varie vicissitudini il Governo, accogliendo anche le istanze delle cooperative, ha deciso di accorpare Ircac e Crias. Questa fusione ha un elemento positivo: la Crias nei fatti è un ente gemello, la differenza è il destinatario del finanziamento che nel nostro caso va alla cooperazione e nel loro all’artigianato. Mentre si parla di accrescere le competenze delle singole imprese in un mondo globalizzato, ci sarà un istituto più grande ma che manterrà intatte le sue caratteristiche”.

“Siamo al lavoro per intervenire su ciò che può essere migliorato – ha proseguito Landi – a volte i tempi sono eccessivi, sia perché le cooperative non sono reattive sia perché ci si attarda su meccanismi che potrebbero essere superati facilmente. Ciò si deve anche al regolamento dell’IRCAC, che è farraginoso e complica i tempi di istruzione delle pratiche. Il punto è stato portato all’ordine del giorno e cercheremo di dare maggiore efficienza”.

“C’è stato un confronto importante sul progetto di accorpamento con l’Irfis – ha ricordato il Presidente di Confcooperative Sicilia Gaetano Mancini – abbiamo intavolato una dialettica forte con il Governo e l’Assemblea, che hanno compreso le ragioni delle nostre istanze e adottato quella che ci sembra la soluzione migliore. Ircac e Crias hanno natura diversa da quella bancaria e unirle all’Irfis, secondo il progetto originario, avrebbe significato di fatto cancellare il credito agevolato. Adesso dobbiamo assumerci la responsabilità di fare funzionare il nuovo Istituto, seguendo e stimolando il processo di accorpamento”.

“L’IRCA avrà una logica industriale e crediamo che sin da subito riusciremo a dare un impulso – ha aggiunto il Presidente di Confcooprative – Ci tengo a ringraziare Adolfo Landi e Angela Verruca – rappresentanti in CdA del movimento cooperativo – che in una fase difficile si sono assunti con competenza una grande responsabilità, a titolo assolutamente gratuito”.

“L’istituto va incontro ad una trasformazione – ha concluso Elisa Di Francesco, neo-direttore generale dell’Ente – Abbiamo svolto una funzione molto importante per le cooperative, attive e che intendano iniziare le attività. Dobbiamo essere consapevoli che si tratta di imprese a tutti gli effetti, che devono misurarsi col mercato e la concorrenza, sfruttando al massimo gli aiuti dell’Istituto. Cercheremo di risolvere i nostri problemi, considerando che negli anni sono venute a mancare alcune funzioni. Spero che le cooperative siano presenti e non si lascino spaventare dalle notizie sui giornali”.