Istituto San Giorgio, quattro casi di scabbia. La preside: “I genitori informati da me per evitare il panico”

Quattro fratelli frequentanti l'istituto comprensivo tra San Giorgio e Librino hanno contratto la malattia. La notizia, inizialmente non confermata, si è rapidamente diffusa tra i genitori, tramite le chat Whatsapp. "Ho comunicato io la conferma ai genitori, che si sono dimostrati comprensivi. L'Asp ci ha assicurato che non c'è rischio, ma noi faremo comunque una disinfestazione di tutti i locali", riferisce la dirigente scolastica Concetta Manola. L'istituto resterà regolarmente aperto

Siamo preoccupati, certo: a scuola avevo sempre sentito parlare di possibilità che si diffondessero i pidocchi, ma di scabbia mai prima d’ora“. Lo afferma Laura – nome di fantasia -, madre di un alunno della scuola primaria dell’istituto comprensivo San Giorgio di Catania. Ieri mattina i genitori hanno avuto una lunga e animata discussione con la dirigente scolastica relativamente ai quattro casi di scabbia: sono tutti bambini frequentanti differenti classi, divise tra i due plessi scolastici di viale Grimaldi e Stradale San Giorgio, ma appartengono allo stesso nucleo familiare. “La notizia – prosegue Laura -, si è diffusa tramite la chat dei genitori su Whatsapp. La conferma è arrivata dalla preside, proprio con un messaggio audio sulla chat, che ci ha paradossalmente tranquillizzati. Ma non manderemo i bambini a scuola fino a che non ci sarà una disinfestazione, approfittando anche del giorno di festa di lunedì 15“.

E la preside, la professoressa Concetta Manola, conferma l’accaduto e rivendica la scelta fatta di informare in prima persona i genitori, senza nascondere nulla. “Ero consapevole di dover affrontare una piccola rivolta dei genitori, ma ho preferito parlare io con loro piuttosto che aspettare che la voce si spargesse creando un panico ingiustificato: i bambini erano assenti da scuola da parecchio tempo e della scabbia, certamente diffusasi all’interno del nucleo familiare, siamo stati informati solo dopo aver chiesto informazioni in merito alle prolungate assenze venerdì della scorsa settimana. La conferma è arrivata martedì”, afferma la dirigente scolastica.

Nel messaggio audio inviato e diffusosi capillarmente in poche ore tra i genitori, la dirigente informa che, sentito l’ufficio di Medicina scolastica dell’Asp etnea, “la scabbia è provocata da un acaro, e bastano pochi giorni di profilassi con delle pomate apposite per guarire. La famiglia dei bambini colpiti – chiarisce Manola -, non stava seguendo la giusta profilassi per questo l’assenza si è prolungata“. Ad Hashtagsicilia la preside riferisce di aver deciso di “far effettuare comunque una disinfestazione non solo delle classi frequentate dai bambini ma di tutti i locali scolastici. Domani, che è sabato e giorno di normale chiusura della scuola, verranno i tecnici del Comune per effettuarla. E lunedì, giorno di vacanza per gli alunni per la festa dell’Autonomia siciliana, abbiamo già programmato una ulteriore pulizia straordinaria approfondita che verrà effettuata dalla ditta L’Operosa, che ha l’appalto per la pulizia dei nostri locali“. La scuola, insomma, “non interromperò il servizio e resterà regolarmente aperta“.

Ma qualche genitore azzarda delle ipotesi sulla provenienza della malattia. “Io sono sicuro che c’entrano tutti questi immigrati, prima degli sbarchi non si era mai sentita dire la scabbia“, uno dei tanti commenti raccolti ieri di fronte all’istituto, quando i genitori hanno deciso di non fare seguire le lezioni ai propri figli. “Ne ho sentite di ogni tipo dai genitori, e la Medicina scolastica mi ha confermato che la scabbia è comune e presente in Italia da sempre. Per ulteriore garanzia – prosegue Manola -, ho anche richiesto di predisporre un controllo specifico da parte dei medici, al quale i bambini potranno partecipare su richiesta dei genitori”. Genitori che “si sono dimostrati in larga parte molto comprensivi, anche dandomi attestazioni di stima. Ero preparata reazioni molto più animate. Ma del resto non c’è nessun allarme”, conclude la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo San Giorgio