“La Casa di Toti”, inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità: dalla teoria alla pratica

Un grande successo la cena di beneficenza organizzata per sostenere il progetto de ‘La Casa di Toti’ e l’iniziativa “Sporchiamoci le mani” il cui scopo è aiutare a promuovere gli stage lavorativi per i ragazzi con disabilità che andranno poi a lavorare presso l’albergo etico che si sta costruendo a Modica.

Tanti i protagonisti di questa bella serata: lo studio Parentage che si occupa di seguire i ragazzi ‘speciali’, il Lions Club Acicastello Riviera dei Ciclopi ma sopratutto i ragazzi con disabilità che hanno seguito uno stage presso il ristorante ‘La Taverna dei Conti’ e che hanno servito ai tavoli in questa occasione per dimostrare che l’inserimento lavorativo dei ragazzi con difficoltà non è utopia ma fatto concreto.

«Il nostro obiettivo – spiegano le dottoresse dello Studio Parentage che da tempo si occupano di promuovere progetti per l’inserimento lavorativo – è quello di abilitare quanti più ragazzi possibili e dare loro una possibilità di crescita e di speranza verso il futuro. La stessa speranza che leggiamo negli occhi dei loro genitori che da tempo chiedono che la società si ‘accorga’ dei loro figli: adesso finalmente qualche risposta sta arrivando grazie anche al nostro lavoro».

«A nome mio e del club che mi onoro di rappresentare, il Lions Acicastello Riviera dei Ciclopi, posso dire che è stato un onore per me conoscere questa bella realtà, La Casa di Toti per mezzo dell’associazione “I bambini delle fate”: siamo stati felici di poter contribuire in maniera fattiva e concreta alla scalata verso l’indipendenza lavorativa e l’autonomia di tre ragazzi speciali affetti da disabilità e che stanno provando a inserirsi nel mondo del lavoro.  Il motto dei Lions è “we serve”: nel servizio, nella donazione il nostro cuore si arricchisce e pertanto grazie allo studio Parentage, grazie ai genitori di Toti per averci fatto conoscere questa bellissima realtà. Ben vengano iniziative come queste, siamo grati di farne parte e continueremo a sporcarci le mani, così come recita il motto della campagna che abbiamo deciso di sostenere per aiutare tutti i giovani che poi parteciperanno agli stage dell’albergo etico che si sta costruendo a Modica».

Soddisfatto dell’esito della cena anche il padrone di casa, il signor Giuseppe Conti: «da titolare della Taverna dei Conti sono orgoglioso di aver aperto le porte a Giuseppe, Giovanni e Dario. Ragazzi speciali non per la loro condizione bensì per il loro animo: sensibili, precisi, educati e molto responsabili. Dare un’occasione è importante perché ognuno di noi deve sentirsi parte attiva di questo mondo, a maggior ragione quando la si dà a ragazzi speciali come loro, purtroppo ostacolati il più delle volte dai pregiudizi sociali. Da titolare di un’attività i mio auspicio – conclude il signor Conti – è che i miei colleghi possano prendere spunto dalla mia esperienza così da non pensare più in maniera utopica bensì realistica, fattibile perché questi giovani non rappresento un ostacolo ma una risorsa».