Polizia salva tre sciatori infortunati sull’Etna

Soccorso in montagna polizia

Nei giorni scorsi, che ha visto impegnata la Polizia di Stato nelle festività agatine, anche il personale impiegato nel Sevizio di Sicurezza e Soccorso in Montagna ha avuto modo di constatare un maggiore afflusso di sciatori venuti per apprezzare la neve e le piste dell’Etna.

Con l’inizio della stagione sciistica, anche quest’anno, al fine di garantire la sicurezza sulle piste da sci, nelle località di Linguaglossa – Etna Nord e Nicolosi – Etna Sud, mete abituali di numerosi turisti e sciatori, la Questura ha attivato il servizio di sicurezza e soccorso in montagna, espletato da personale specializzato della polizia coordinato dal Centro Addestramento Alpino di Moena.

Detto servizio è stato istituito per pattugliare, vigilare e verificare le condizioni delle piste di sci e relativa segnaletica, al fine di prevenire incidenti, avendo cura di segnalare tempestivamente ai responsabili delle società che gestiscono le piste le eventuali anomalie e situazioni di pericolo per la sicurezza degli sciatori.

Nei giorni scorsi, il personale del Servizio di Sicurezza e Soccorso in Montagna, apprendeva notizia di tre sciatori che, rispettivamente nei giorni 3, 4 e 5 febbraio, percorrendo gli itinerari sulle piste dell’Etna avevano subito degli infortuni con fratture agli arti superiori ed inferiori.

In particolare, giungeva segnalazione di uno sciatore che nella pista Anfiteatro a seguito di una caduta era rimasto privo di conoscenza. Gli agenti giunti sul posto a bordo di motoslitta accertavano che l’infortunato aveva attività respiratoria, ma scarsa capacità cognitiva. Si avvertiva subito il 118 via radio per fare intervenire sul posto l’elisoccorso per la evidente gravità del trauma. Le operazioni di atterraggio dell’elicottero venivano effettuate direttamente sulla pista Anfiteatro, dopo avere provveduto a mettere in sicurezza l’occasionale elisuperficie facendo bloccare a monte la pista, così da permettere l’atterraggio ad un centinaio di metri dall’infortunato e minimizzare gli spostamenti.