Sant’Agata, la pioggia cambia un po’ i programmi ma non l’affetto delle persone

Ph. Vincenzo Musumeci

CATANIA – Ha ritardato rispetto alla tabella di marcia l’uscita delle due carrozze del Senato dal Comune di Catania: è il primo grande momento del triduo dedicato ai festeggiamenti agatini e stamattina, a causa del tempo nuvoloso e della pioggia che a tratti è caduta sulla città, anziché alle 11.15 così come era previsto l’uscita è avvenuta intorno alle 12. Per il resto tutto quasi uguale agli altri anni: tranne per il fatto che le Candelore per ragioni di sicurezza – non hanno potuto effettuare il percorso da Piazza Duomo a Piazza Stesicoro da dove poi si svolge la processione dell’offerta della cera. Sono state fatte mettere in Cattedrale, così come deciso dal comitato con l’ok anche del cerimoniere Luigi Maina (che la festa la conosce davvero bene e che non si fa certo spaventare dalla pioggia: “in 88 anni ne ho viste di feste con il maltempo ma mai ci siamo fermati perché siamo stati e saremo sempre protetti da Sant’Agata”).

A salire sulla Carrozza insieme al sindaco una bambina che frequenta la terza media della scuola ‘Angelo Musco’: si chiama Teresa Giuffrida e ha scritto al sindaco per realizzare questo sogno. E ieri la dirigente scolastica del suo istituto le ha annunciato che questo desiderio si sarebbe realizzato.

Tanta la partecipazione popolare: le persone sin dal mattino si sono messe dietro le transenne per assistere prima all’uscita delle Carrozze e poi alla sfilata (la processione della cera) che coinvolge diverse associazioni nonché esponenti del clero, della società civile e della politica. Nessun applauso – un termometro che ogni anno si è utilizzato per capire il gradimento della gente – e nessun fischio. Le mani hanno battuto solo quando sono passati i vigili del fuoco.