Teatro, al Garibaldi di Enna va in scena “Il padre” con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere

Foto: Tommaso La Pera

Un toccante viaggio nei meandri di una mente stravolta dalla malattia, nella dolorosa tragedia di una famiglia che deve fare i conti con l’Alzheimer. Piero Maccarinelli porta in scena “Il padre” di Florian Zeller, giovane drammaturgo francese vincitore del Premio Molière 2014, che è il racconto di una discesa.

Lo spettacolo, di cui sono interpreti principali Alessandro Haber nel ruolo del padre e Lucrezia Lante della Rovere in quello della figlia Anna, mercoledì 19 dicembre alle ore 20.30 sarà messo in scena al Teatro Garibaldi di Enna per la stagione organizzata dal Comune e firmata da Mario Incudine.

La storia della pièce è quella di Andrea – interpretato da Alessandro Haber che ancora una volta regala al pubblico una grandissima prova d’attore – un uomo molto attivo nonostante la sua età, ma che mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna, sua figlia, che gli è molto legata, cerca il suo benessere e la sua sicurezza, ma l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito, nonostante quest’ultimo sia assolutamente contrario: per il bene del padre Anna è disposta a mettere a repentaglio anche la propria vita sentimentale. Lei crede che sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita, ma le cose non vanno come previsto: Andrea si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza.

La progressiva degenerazione della malattia getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna di Zeller riesce a descrivere una situazione che, seppur tragica per la crescente mancanza di comunicazione causata dalla perdita di memoria, viene affrontata con leggerezza e con amara e pungente ironia.

Tutto a poco a poco va scomparendo: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia. La perdita dell’autonomia del padre progredisce a tal punto che Anna è costretta a dover prendere decisioni al suo posto, e contro la sua volontà. Così le geometrie scenografiche (firmate da Gianluca Amodio) di un elegante appartamento parigino si trasformano lentamente in quella che, molto probabilmente, sarà la dimora definitiva dell’uomo: l’asettica cameretta di un ricovero.

Lo spettacolo costringe il pubblico ad essere partecipe dello smarrimento di Andrea, delle sue visioni, del suo progressivo e irreversibile distacco dalla realtà, facendo toccare con mano la drammatica condizione del disagio mentale, mescolando le scene “reali” e quelle immaginate da Andrea, che precipita gradualmente in un totale confusione scambiando volti, nomi, fatti, tempi e luoghi. Completano il cast David Sebasti, Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo e Alessandro Parise.

Il Teatro Garibaldi riprenderà la programmazione il prossimo 5 gennaio con lo spettacolo “Pomice di Fuoco” che vedrà in scena Filippo Luna e il musicista Alessio Bondì, diretti da Vincenzo Pirrotta, per la sezione Cromosoma Festival.