Paes, occasione perduta? Tutto tace in provincia di Ragusa e la Cna alza la voce nei confronti dei Comuni

RAGUSA – Sarebbero dovuti servire a garantire un minimo di boccata d’ossigeno nei comparti dell’ambiente e dell’energia. E, soprattutto, avrebbero dovuto intercettare quei fondi dell’Unione europea che, spesso e volentieri, ritornano indietro senza neppure essere stati utilizzati. Ecco perché, già in tempi non sospetti, le associazioni di categoria avevano invitato i Comuni ad approntare le pratiche burocratiche necessarie per farsi trovare pronti all’ora X. Ora, però, che i bandi sono in fase di pubblicazione, tutto tace in seno agli enti locali territoriali. Questo, almeno, quanto sta accadendo in provincia di Ragusa con riferimento ai Paes, il piano di azione di energia sostenibile per finanziare il quale la Regione, utilizzando le risorse economiche provenienti da Bruxelles, ha messo a disposizione ingenti risorse. Com’è finita?

Nonostante l’allerta, sono in pochi i Comuni ad avere tutto pronto. E, naturalmente, le associazioni di categoria, stavolta piccate, tornano a fare sentire la propria voce perché non è spiegabile che questa opportunità vada perduta. “Continuiamo a fare i conti con un ritardo preoccupante – afferma il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono – rispetto alle scadenze che ci eravamo tacitamente imposti con il Paes. Infatti, mentre i bandi cominciano a venire fuori, uno dopo l’altro, ci chiediamo se i Comuni della provincia di Ragusa siano pronti oppure se, ancora una volta, occorra confrontarsi con mancanze e intoppi di ordine burocratico che rischiano di ripercuotersi su tutti i comparti produttivi dell’area iblea. Avevamo detto che i Comuni, in questa fase, visto che i bandi stanno per essere pubblicati, avrebbero dovuto essere con i progetti esecutivi già disponibili. Inoltre, oltre al feedback della Regione, i Comuni potrebbero avvalersi di strutture esterne in qualità di consulenti. Ma se da Palermo i ritardi hanno caratterizzato la pubblicazione dei bandi Fesr nel settore ambiente ed energia, i Comuni, a loro volta, non possono imprimere un andamento negativo a tutto l’iter marcando ulteriori ritardi o, peggio ancora, non avendo nulla di pronto. Il Paes è, oltre che una opportunità, una necessità e una strategia complessiva per disegnare le città in modo ecologico e ambientale oltre che per attrarre investimenti di qualità”.

 

Anche Carmelo Basile, portavoce territoriale elettrici della Cna di Ragusa, rincara la dose. “Da tempo – prosegue – sosteniamo che l’occasione dei Paes non doveva essere perduta dal nostro territorio. Ora che siamo al dunque e che servirebbero i materiali tecnici e burocratici necessari per potere richiedere i finanziamenti, rischiamo di fare un buco dell’acqua. Per questo motivo chiediamo agli enti locali territoriali della nostra area di accelerare le procedure, di ultimare la lavorazione dei progetti esecutivi e di garantire le risposte necessarie alle richieste contenute nei bandi”.