Attivato presidio di polizia presso l’ospedale Garibaldi Centro di Catania

CATANIA – E’ stato aperto stamattina, alla presenza del Questore di Catania, Alberto Francini, dell’Assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, del Rettore dell’Università di Catania, Francesco Basile, dell’Assessore alla Salute del Comune di Catania, Giuseppe Arcidiacono, e del Commissario Straordinario dell’Arnas Garibaldi, Giorgio Santonocito, il Posto di Polizia all’interno del presidio ospedaliero di piazza S. Maria di Gesù.


Dislocato ormai da qualche anno in una posizione decentrata, la nuova postazione dedicata alla sicurezza pubblica del nosocomio, si pone l’obiettivo principale di prevenire aggressioni e violenze ai danni degli operatori sanitari e degli stessi utenti, fenomeno che negli ultimi mesi ha visto un notevole incremento di casi particolarmente rilevanti proprio sul nostro territorio. Peraltro, la stazione sarà di fondamentale importanza all’indomani della chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, quando si verificherà un aumento sensibile dell’afflusso di utenti all’interno della struttura di emergenza del Garibaldi-Centro.


“Sono personalmente grato al Questore di Catania – ha dichiarato l’Assessore Razza – per la sensibilità mostrata nella scelta di questa importante misura. Il presidio delle forze dell’ordine a pochi passi dal pronto soccorso è ovviamente garanzia di sicurezza, ma per Catania e il Garibaldi-Centro rappresenta un’ulteriore assicurazione per l’ordinario svolgimento delle attività di emergenza e urgenza”.

Il posto di polizia sorge a due passi dal pronto soccorso e sarà attivo per ventiquattro ore al giorno.


“Dopo qualche anno abbiamo riavvicinato il proprio punto fisso dedicato alla sicurezza al Pronto Soccorso. In un momento così delicato per la struttura, anche per i cambiamenti logistici che la sanità proporrà nella nostra città da qui a poco, si tratta di un segnale importante. Di tutto ciò siamo ovviamente felici e ringraziamo le autorità competenti per la grande disponibilità avuta nei confronti del Garibaldi”.