Confindustria Sicilia, revocati i contratti dei direttori

L'azzeramento delle cariche dell'associazione degli industriali isolana sarebbe legato all'esigenza di rivedere i costi milionari degli stipendi delle cinque figure coinvolte

Sono stati revocati a sorpresa i contratti dei direttori di Confindustria Sicilia. A riportare la notizia è il quotidiano La Repubblica nella sua edizione locale palermitana. L’azzeramento sarebbe legato all’esigenza di rivedere i costi relativi agli stipendi dei dirigenti, cifre che si stagliano oltre i 110mila euro lordi all’anno per ciascuna delle cinque figure coinvolte.

Licenziato dunque il responsabile amministrativo della sede regionale, Giovanni Catalano. Assieme a lui perdono il posto i direttori delle sedi provinciali: Francesco Bianco a Trapani, Giusi Miglirisi a Ragusa, Giacomo Minio ad Agrigento e Fabrizio Casicci a Catania. Secondo le ricostruzioni di stampa, alcuni degli ormai ex vertici di Confindustria Sicilia saranno “mantenuti nel sistema”, ma con qualifiche e – ovviamente – stipendi più bassi.

La revisione della dirigenza di Confindustria Sicilia dovrebbe prevedere un solo direttore per l’Isola, affiancato da elementi intermedi a livello provinciale. La decisione viene dal presidente, l’agrigentino Giuseppe Catanzaro, a seguito di un riassetto complessivo dell’associazione degli industriali. L’ente che al momento si troverebbe ad affrontare difficoltà economiche e una complessiva debolezza delle imprese associate.