Due siriani fermati per terrorismo a Pozzallo. Sugli smartphone foto di kamikaze

porto di Pozzallo
Porto di Pozzallo. Foto Wikipedia

Avevano nei cellulari immagini di kamikaze con cinture esplosive con il proclama in arabo “Da oggi nessuna pietà” i due siriani, uno dei quali minorenne, fermati dalla Digos di Ragusa nel porto di Pozzallo. I due, che sono accusati di terrorismo, sono stati fermati grazie al potenziamento dei controlli portuali disposti in occasione del G7 di Taormina.

Il più giovane dei due, che era stato registrato in Italia presso l’hotspot di Pozzallo il 30 aprile, era poi stato affidato ad un centro di accoglienza di Caltagirone, dal quale si era allontanato da alcuni giorni facendo perdere le proprie tracce. Trovato in possesso di documenti falsi, ha dichiarato agli inquirenti di aver ricevuto il cellulare con sè dalla partenza in Libia avendolo avuto in regalo da un amico, fatto non dimostratosi vero.

L’altro fermato è il 25enne Walid Eibo, con passaporto maltese, il quale è stato più volte registrato in arrivo o partenza sulla tratta Malta – Pozzallo.

Dall’esame dei due cellulari eseguito dagli investigatori sono emersi una serie di contatti tra i due, condivisioni di foto con kamikaze e colloqui in messaggistica ancora all’esame degli investigatori.

La Digos di Ragusa ha avviato contatti con gli organi di polizia maltesi per verificare se i due avessero programmato una prosecuzione del viaggio del minore o di entrambi verso altre mete.