Quando estate fa rima con abbandono

L’appello di associazioni e volontari«Denunciate chi compie questi gesti assurdi».

Di razza o meticci, di grosse dimensioni oppure molto piccoli, grandi o cuccioli appena nati. Di qualsiasi taglia o pedigree si tratti, in estate il destino per centinaia di cani sembra segnato: l’abbandono. Una piaga che, nonostante gli appelli di associazioni animaliste o di semplici volontari, non accenna a diminuire. Anzi, negli ultimi anni si è registrato perfino un aumento di gatti ritrovati a vagare per le strade.

«L’emergenza si concentra sopratutto in questi ultimi mesi- sottolinea l’animalista Vincenzo Vinciguerra– ma è nel periodo di ferragosto che la questione raggiunge il picco maggiore. Si va in vacanza anche per due settimane e senza un amico che se ne prende cura e visto che le strutture specializzate, in alcuni casi, costano un occhio della testa la soluzione per tanta gente senza cuore è una sola. Noi volontari cerchiamo di fare squadra in tutti i modi, attraverso i social e creando perfino delle staffette che pattugliano sul territorio, ma il fenomeno e talmente vasto che, insieme alle associazioni presenti in città, non riusciamo a salvarli tutti. Un cane abituato alla vita domestica e scaraventato improvvisamente in mezzo alla strada in un habitat sconosciuto, difficile, senza una presenza amica e senza cibo può diventare aggressivo e totalmente smarrito. Se poi incontra un branco di randagi viene aggredito e fa una brutta fine. Un destino tragico a cui vanno incontro anche i gatti». Si calcola che ogni anno la polizia municipale effettua quasi 700 interventi legati al randagismo e all’abbandono dei cani. Il kit di primo soccorso prevede in questi casi acqua, croccantini e scatolette per far sentire immediatamente al cucciolo la presenza di una persona a loro amica. La mappa dell’abbandono dei cani in tutta la provincia etnea ha i suoi punti caldi. In cima alla lista ci sono le autostrade “Catania-Palermo” e “Catania-Messina”, oltre alle statali “Catania-Paternò” e “Catania-Gela”.

Anche sull’Etna sono tanti i casi di cuccioli lasciati al proprio destino. «Qualche volta sono stati trovati anche al centro di Catania con ancora il guinzaglio- dice Orazio Grasso, cinofilo appassionato-. Alcuni li legano ad un palo sperando che qualcuno gli presti aiuto e gli dia una nuova casa. Pastori Tedeschi, Yorkshire, Maremmani, Dobermann, Pitbull, Cavalier King e persino Alani: amici a quattro zampe di ogni taglia o razza gettati in un ambiente completamente diverso da quello domestico e che, nella quasi totalità dei casi, sono destinati alla morte perché non avvertono i pericoli che li circondano». Molti padroni, passato l’entusiasmo dell’adozione, vengono scoraggiati dalle spese legate al cibo, ai vaccini e alle cure del veterinario. Mantenere un cane costa circa 3.000 euro l’anno.

 

di Vincenzo Musumeci