Ha truccato Mina e Anna Oxa: arriva a Catania Stefano Anselmo

CATANIA – Grande attesa e partecipazione per l’evento più atteso e glamour dell’anno il seminario di make up correttivo, sposa e fotografico del Maestro Stefano Anselmo eccellenza italiana nell’arte del trucco, che il 15, 16 e 17 giugno ritornerà a Catania per delle lezioni su come migliorare, trasformare, curare e correggere senza snaturare le caratteristiche e la personalità di una donna fino a stimolarne positivamente l’autostima, trovando nell’arte del make up un alleato per il complicato rapporto con lo specchio.

“La Sicilia è un posto che amo- dichiara Stefano Anselmo storico del trucco ed artefice della ricostruzione del volto della regina egizia Nefertiti. Ritornare dopo anni è una grande gioia e sono lieto di poter spiegare, durante quest’incontri, che il trucco è un artificio che deve e può aggiustare delle problematiche fisiche aiutando l’aspetto psicologico”. Ed ancora aggiunge: “Durante le lezioni non truccherò dei volti semplici da valorizzare ma “complicati” in modo che si possa aiutare chi si sente più svantaggiato rispetto agli altri”.

Tre giorni intensi, promossi dall’associazione Jebel, per approfondire ed imparare a conoscere com’è cambiato il mestiere del truccatore e quali sono le nuove prospettive future per un lavoro alla cui base deve esserci un’adeguata preparazione tecnica, strettamente legata ad una dose di creatività necessaria, frutto di una buona base culturale per realizzare nuovi progetti e stilemi.

“Noi viviamo in una realtà, soprattutto, negli ultimi decenni- continua Stefano Anselmo eccellenza italiana nel mondo a cui si deve, fra l’altro, i cambi di look di Anna Oxa e le iconiche copertine dei dischi di Mina- dove la moda non ha fatto altro che riproporre in maniera più o meno evidente stili già visti come il revival degli anni 40-50-60 ripescando qualcosa nel 400 o nel 700, quindi chi vuole diventare un esperto del settore deve conoscere e guardare quello che siamo stati per avere una visione globale di quello che saremo e potremo utilizzare in un prossimo futuro”.