A Catania la due giorni della CNA per aprire l’artigianato ai mercati esteri

CATANIA – Aprire ai mercati esteri il territorio siciliano e le sue attività produttive. È il senso dell’inizativa “La bellezza abita al sud”, organizzata dall’Istituto per il Commercio estero (Ice) in collaborazione con la  CNA nell’ambito del Piano Export Sud 2 a favore delle pmi di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Quindici “buyer”, potenziali acquirenti, provenienti da Bulgaria, Germania, Polonia e Stati Uniti si trovano a Catania per una due giorni di conoscenza del tessuto produttivo catanese e siciliano. In particolare del settore dell’arredo e del complemento d’arredo, con grandi possibilità di sviluppo  sul mercato internazionale. Una full immersion nella sicilianità, con l’obbiettivo concreto di aprire le nostre realtà commerciali alla domanda proveniente dall’estero. Dove il made in Italy continua ad incontrare un interesse cospicuo.

Ad ospitare l’inizativa, nella cornice dell’hotel “Romano House”, i vertici catanesi della CNA. “Questa è la nostra terza missione di incoming di operatori del settore – dice il segretario provinciale Andrea Milazzo – negli ultimi tre anni abbiamo realizzato due iniziative a Catania e una a Caltagirone. Il nostro fine è di far guardare le nostre imprese ai nuovi mercati, i consumi da noi stentano a ripartire e dunque bisogna trovare nuove opportunità e nuovi clienti. La misura dell’incoming è quella che al momento si adatta meglio alla nostra associazione, per far conoscere il nostro lavoro anche all’estero. I buyer si fermeranno due giorni, oggi sosteremo a Catania e domani faremo le visite aziendali, affinché possano conoscere i prodotti e il nostro metodo di lavoro“.

“E’ uno strumento importante di promozione del territorio – continua il segretario provinciale della CNA – Da queste iniziative sono nati rapporti commerciali importanti. Una missione di due anni fa a Caltagirone, per esempio, ha fatto sì che dei buyer americani da noi invitati tornassero poi autonomamente per comprare dei prodotti. Il nostro ruolo è quello di informare e di mettere in rete le aziende, minimizzando i costi per gli acquirenti esteri, ponendoli nelle condizioni migliori per fruire della visita”.

“I dati ci dicono che la fetta di mercato legata alle esportazioni cresce – dice ancora Milazzo – credo che dobbiamo puntare sull’eccellenza, il made in Italy e in questo caso il made in Sicily. Possiamo essere vincenti solo puntando sulla qualità del manufatto, sull’unicità del pezzo.  Su altri livelli di competizione, in un mondo globalizzato, saremmo destinati a perdere. Penso al prezzo dei prodotti, noi siamo in una situazione geopolitica difficile, abbiamo problemi nelle spedizioni, siamo ai confini dal punto di vista commerciale. L’unica possibilità che abbiamo è la qualità del prodotto. Pensiamo anche all’agroalimentare, che insieme al turismo che rappresenta una esportazione a costo zero”.

Importanti opportunità di crescita, che il tessuto produttivo siciliano può raggiungerò nonostante alle criticità esistenti: “Crediamo che le nostre aziende potrebbero coprire fette di mercato importanti, hanno una capacità produttiva da ottimizzare e soffrono il costo del trasporto, che può raggiungere il valore del bene stesso raddoppiandone il costo. La nostra associazione – conclude Milazzo – con la capacità di fare rete e sistema, può venire incontro anche le piccole realtà”.

Presenti anche il presidente della CNA catanese Floriana Franceschini e il Responsabile nazionale Promozione e Mercato internazionale  Antonio Franceschini: “L’accoglienza positiva del nostro invito da parte di diversi operatori internazionali conferma che il made in Italy e il made in Sicily hanno grande ui mercati esteri – dice Franceschini – Viene ricercata la qualità, il valore intrinseco dei prodotti. Iniziative come questa sono anche una grande operazione di marketing territoriale, perché oltre all’opportunità per le imprese è un’occasione per acquirenti di tutto il mondo di vedere la bellezza dei nostri luoghi e conoscere l’italian life style. Permettendo alle imprese artigiane di avere un primo contatto con operatori internazionali. Con una modalità friendly, priva dei formalismi che a volte caratterizzano questi incontri”.

“Il nostro Paese è caratterizzato dai distretti, dai territori, dalle peculiarità – conclude il Responsabile del Mercato internazionale della CNA – Su Catania e la Sicilia Orientale l’arredo e il complemento d’arredo giocano un ruolo di primo piano, come anche l’alimentare. Faremo altre iniziative in Lombardia, in Toscana, in Emilia e in Campania. L’Italia ha una grande forza nelle sue eccellenze, sta al lavoro di associazioni come la nostra riuscire a scovare piccole aziende che hanno la potenzialità e portarle sui grandi mercati internazionali”.