Pesce Spada: Federagripesca: “proposte di modifica ai regolamenti sempre più restrittive, allarme della pesca siciliana”

Federcoopesca

SICILIA – Il Parlamento Europeo è impegnato nella discussione sulla proposta di modifica ai regolamenti CE 1967/2006 e UE 2017/22017 – “Piano pluriennale di ricostituzione del pesce spada nel Mediterraneo”, nello specifico si tratta della trasposizione nel vigente quadro normativo unionale della raccomandazione ICCAT n. 16-05, recante, per l’appunto, il citato piano pluriennale.

<<Da una prima analisi – dichiara il Presidente di Fedagripesca Sicilia Nino Accetta – non sembra che la proposta di modifica sia in linea con quanto previsto nella Raccomandazione ICAAT  16-05 ma, anzi, tenda a essere ancora più restrittiva.  Alcuni emendamenti presentati dai nostri Parlamentari Europei, vedi Renata Briano, sono vicini alle preoccupazioni espresse in merito dall’Alleanza delle Cooperative e cioè di non essere ancora più restrittivi per quanto concerne le regole ICAAT; in altri casi, invece, come per l’emendamento presentato dall’Europarlamentare Marco Affronte si tende a essere ancora più restrittivi rispetto alla proposta di modifica. Infatti all’art. 18 della proposta di modifica l’Europarlamentare Affronte chiede con  l’emendamento n. 76 che “i pescherecci di lft inferiore a 12 metri vengano dotati di un dispositivo mobile che consenta la localizzazione e l’identificazione automatica della nave….”. È inevitabile lo sconcerto delle nostre imprese di pesca costiera artigianale in merito ad una proposta che sempre di più aggraverebbe il peso delle incombenze di per se già numerose>>.

La ratio della proposta della Commissione Europea all’art.18 era quello di esentare la piccola pesca artigianale – così come definita dal regolamento 508/2014 – da inutili gravami tecnici.

<<Viene da domandarsi – aggiunge Nino Accetta – con chi l’onorevole Marco Affronte si sia confrontato su questi temi che coinvolgono un numero considerevole di imbarcazioni da pesca, in special modo quelle siciliane: riteniamo, infatti, che sarebbe stato più opportuno chiedere condivisione  alle Associazioni di Categoria che, oltre a rappresentare il mondo della pesca, ne conoscono le esigenze. Confidiamo, conclude Accetta, nel buon senso dell’onorevole Affronte e di tutti gli Europarlamentari Italiani affinché la proposta di Regolamento in discussione non aggravi ancora di più il lavoro dei nostri pescatori rimanendo in linea nella parte tecnica con quanto previsto dalla  Raccomandazione ICAAT 16-05 e che soprattutto elimini quelle criticità che impediscono ai nostri pescatori di effettuare la pesca con serenità e nel rispetto delle regole>>