Aperti i seggi, tra ritardi e incertezze. Molti sconoscono il tagliando antifrode

Si sono aperte alle 7 di questa mattina le urne per i 46 milioni e mezzo di italiani chiamati al voto: circa 4,5 milioni gli elettori in Sicilia.

Si eleggono 618 deputati e 309 senatori, 18 parlamentari estero.

All’apertura dei seggi non sono mancati i problemi: a Palermo si sono dovute ritardare le operazioni di voto e dunque per la distribuzione delle schede – poco meno di 200 mila – che sono state ristampate questa notte a causa di un errore nella perimetrazione dei collegi Palermo 1 e Palermo 2, con 200 sezioni interessate.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato poco dopo le 8:30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà a Palermo. Subito dopo il voto il Capo dello Stato è uscito dalla sezione elettorale dimenticando di ritirare il documento d’identità che il presidente di seggio ha subito provveduto a consegnare agli uomini della scorta.

Ricordiamo che ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio. E’ il presidente che stacca il “tagliando antifrode” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna.

Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione.