Le PMI e il rilancio dell’economia italiana spiegato dal deputato Santi Cappellani

CATANIA – “Sono convinto che le piccole e medie imprese siano l’ossatura del nostro Paese ed è necessario instaurare un dialogo tra Governo e Pmi in modo da far ripartire l’economia”. Così il deputato alla Camera Santi Cappellani dai microfoni della sala congressi della Baia Verde saluta i numerosi imprenditori, startupper, commercialisti e interessati intervenuti al convegno “Manovra finanziaria  e prospettive per le PMI”, organizzato dal Movimento Cinque Stelle nella città etnea per sciogliere i tanti dubbi sulla legge finanziaria e approfondire i diversi provvedimenti come agevolazioni, detrazioni e reddito di cittadinanza per aiutare le piccole aziende a risollevarsi dopo i troppi anni di disinteresse e silenzio assoluto da parte dei precedenti governi. 

Presenti all’incontro i deputati alla Camera Luciano Cantone e Laura Paxia, il deputato Ars Josè Marano, i dottori commercialisti Loredana Gallia e Salvatore Grasso e il commercialista tributaria Luigi Polo Dimel che hanno spiegato come in sette mesi di governo si sia cercato di attuare un terrorismo psicologico da parte dell’opposizione che annulli le tante iniziative da parte di questo nuovo governo,  che punta a far rinascere il sud, i giovani ed attuare numerose innovazioni capaci di cambiare l’andamento attuale delle tante promesse mai mantenute.

“Si parla di recessione tecnica dovuta anche ad una  congiuntura internazionale- continua Santi Cappellani- dimostrando che le politiche fino ad ora attuate sono sbagliate ma sin dal nostro insediamento abbiamo creduto ad una politica di espansione, che dal prossimo semestre darà già i suoi primi frutti, facendo crescere e sviluppare il sud che non può più continuare ad essere penalizzato”. 

Dare supporto alle startup e alle giovani imprese è fondamentale per scrivere nuove dignitose pagine di un futuro degno di essere vissuto soprattutto per le nuove generazioni. 

Le piccole e medie imprese con il loro ingegno, le eccellenti capacità artigianali e la propensione all’innovazione non sono semplicemente un’attività che ha reso famosa l’Italia a livello internazionale ma sono il punto cardine da cui poter riprendere quella dignità rubata, dove molte famiglie sono costrette a decidere se fare una cura medica o comprare i pannolini per i bambini, perché da troppi anni  sono state svuotate di significato parole importanti come diritti economici, sociali e culturali come diritto al lavoro, alla sicurezza, al riposo, alla tutela sindacale e all’istruzione che ora non possono più essere dimenticati.