Leoluca Orlando, presidente ANCI: “L’Assemblea regionale è da sciogliere”

Palazzo dei Normanni (1)

“Ci sarebbero tutte le ragioni per andare allo scioglimento dell’Assemblea regionale, ma forse ormai e’ troppo tardi”: è la sintesi politica che Leoluca Orlando, presidente regionale dell’ANCI, fa riassumendo i risultati del contenzioso che si è aperto fra comuni e regione siciliana.

I sindaci stamani, all’Ars, hanno avuto un incontro con i capigruppo, il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone e gli assessori del governo di Rosario Crocetta, Luisa Lantieri (Enti locali) e Alessandro Baccei (Economia).

Al centro la norma in vigore sulla decadenza dei sindaci e la drammatica situazione finanziaria.

Un confronto che arriva dopo il pronunciamento del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso del sindaco di San Piero Patti Ornella Trovato contro la decadenza dalla carica di primo cittadino stabilita dalla legge regionale 6 del 29 marzo che dispone la l’azzeramento contestuale di sindaci e consiglio in caso di mancata approvazione nei termini del bilancio; un norma con effetto retroattivo.

Sul tavolo anche la riduzione progressiva dei trasferimenti pubblici ai comuni, con la conseguenza che non possono approvare i bilanci e la conseguente decadenza proprio per la recente norma regionale.

“Una tempesta perfetta”, ha stigmatizzato Orlando, “si sommano una serie di aspetti negativi che stanno determinando l’affondamento delle autonomie locali: i trasferimenti ai Comuni sono passati da 900 milioni a 200 milioni di euro nell’arco di pochi anni, la Regione non ha ancora approvato il suo bilancio e forse lo approverà solo entro il 30 aprile. Applichiamo una norma nazionale che stabilisce che entro il 31 marzo i Comuni devono approvare i bilanci, ma come si può fare questo se la Regione non ha ancora approvato il suo, da cui discendono le risorse che servono ai Comuni per dare il via libera ai propri?”

E aggiunge:”A che serve la speciale autonomia regionale?