Rifiuti, Comune risponde ad Arcidiacono e Dusty: “Gare-ponte trasparenti. E differenziata sarà al 33%”

immondizia spazzatura sacchetti cassonetto. Foto Leandro Perrotta
Foto di Leandro Perrotta

Giorni difficili per il Comune di Catania, alle prese con una fase transitoria nella gestione dei rifiuti. L’amministrazione guidata da Enzo Bianco ha infatti annunciato che Senesi ed Ecocar, le due, le due aziende che in consorzio gestiranno per 106 giorni rinnovabili la raccolta di rifiuti in città, saranno operative già dalla prossima settimana in sostituzione di Ipi e Oikos. Il nuovo appalto-ponte prevede il raggiungimento dell’obiettivo del 33% della raccolta Differenziata già nei primi tre mesi e, in caso di proroga, fino all’obiettivo di legge del 65%.

Gli obiettivi sono stati resi noti dall’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata sottolineando come, alla luce di questi fatti, sia “Incomprensibile l’invito del vicepresidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono a rivedere l’appalto”. Arcidiacono aveva infatti duramente criticato l’amministrazione comunale nell’ultima seduta del consiglio comunale, evidenziando come “i dati della raccolta differenziata sono fermi al 10 per cento, con un aumento dei rifiuti di 11 mila tonnellate“, ha affermato Arcidiacono.

Commentando i dati forniti al consigliere Arcidiacono dalla Direzione ecologia, D’Agata ha sperò precisato come “la Oikos abbia fatto registrare un calo che ha comportato una riduzione complessiva della Differenziata compensata in parte, nell’area gestita dal Comune di Catania, dall’apprezzabile incremento di ben oltre due punti percentuali, dal 6,11 di gennaio all’8,88 di marzo. Certo, – prosegue D’Agata -, si tratta ancora di cifre basse, ma va considerato che sono diluite nell’intera area comunale che comprende anche villaggi a mare, zona industriale e Plaia, dove la Differenziata non è ancora partita“.

Confermata l’impennata dei rifiuti indifferenziati, con l’amministrazione che fa notare in una nota che gli undici milioni di chili in più nel mese di marzo sono in curiosa coincidenza con l’avvio della Differenziata ad Acicastello, e che l’amministrazione sta cercando di contrastare il pendolarismo di chi butta i rifiuti fuori dal proprio Comune di residenza in riferimento a tutta la zona pedemontana dell’Etna.

Quello del pendolarismo – ha spiegato l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata – è uno dei problemi più gravi: soltanto nell’ultimo mese hanno superato il centinaio le salate multe, che si aggirano intorno ai cento euro, che la Polizia municipale ha elevato a coloro i quali, cittadini di altri Comuni, sono stati sorpresi a scaricare immondizia a Catania. Negli ultimi tempi sono state create numerose micro discariche che potremo combattere con telecamere mobili capaci di registrare il numero di targa delle auto di chi sporca il nostro territorio causandoci disagi e anche un considerevole danno economico perché smaltire certi rifiuti è molto costoso“.

L’Amministrazione ha inoltre annunciato di aver intensificato i controlli per verificare il rispetto da parte degli utenti del calendario fissato per la raccolta dei rifiuti Differenziati, oltre  a rispondere alla ditta Dusty in merito a quanto dichiarato a mezzo stampa sulla gara-ponte vinta da Senesi-Ecocar. “Le accuse della Dusty al Comune riguardo alla gara-ponte sui rifiuti sono assolutamente prive di fondamento, anche perché la procedura è stata disposta su ordinanza del Tar e i documenti di gara ricalcano quelli dell’attuale gestione con adeguamenti alle nuove norme e obiettivi di raccolta differenziata più alti“. Ad affermarlo Leonardo Musumeci, Direttore dell’Ecologia del Comune di Catania, in risposta alla nota diffusa alla stampa dalla Dusty a proposito della gara-ponte avviata in attesa del bando di gara per l’aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti sull’intero territorio comunale per sette anni.

L’azienda – ha aggiunto Musumeci – sostiene che il comportamento del Comune non sarebbe stato ‘consono’, ponendo domande su questioni tecniche che avrebbe dovuto, semmai, presentare in fase di gara. La Direzione, peraltro, ha già fornito alla Dusty tutte le opportune spiegazioni in risposta a una precedente nota dell’azienda, anche questa diffusa alla stampa. Adesso vengono richiesti ulteriori dettagli  legati prevalentemente alla conduzione dell’appalto. Peraltro tutti gli atti relativi alla gara sono stati pubblicati e dunque alla procedura è stata garantita la massima trasparenza“.

In ogni caso – ha concluso il Direttore dell’Ecologia – non si riesce a comprendere come mai un’azienda che ha deciso di non prendere parte a una gara e non ha neanche chiesto nei tempi previsti chiarimenti in merito alle voci di costo, lo faccia dopo che l’appalto è stato aggiudicato, ovviamente con importo al ribasso“.