Raccolta differenziata, oscurata la banca dati regionale. Angelini: “Si vogliono nascondere dati reali”

Grazie al portale è possibile conoscere nel dettaglio lo stato della differenziata per tutti i Comuni. Ma adesso i numeri sono inaccessibili. "Stando agli annunci dei politici dovremmo stare al 150 per cento di raccolta differenziata. In realtà siamo a livello scadenti", commenta l'esperto Aurelio Angelini

cassonetti differenziata

Un sito nel quale sono raccolti i “dati reali” della raccolta differenziata in Sicilia, ma che adesso è irraggiungibile. È la sorte della banca dati regionale istituita pochi mesi fa, un sito online nel quale “erano visibili i numeri reali, che a volte stridono con la propaganda politica“, spiega Aurelio Angelini, docente di Sociologia dell’ambiente dell’università di Palermo.

Angelini ha lanciato ieri l’allarme sull’oscuramento del portale. “Volevo verificare alcune informazioni e mi sono accorto che, andando nella pagina apposita, i dati sono scomparsi“. Al posto delle tabelle “c’è un avviso: ‘Stiamo completando il monitoraggio’ – racconta il docente – Questo è un’oscuramento“.

I dati sulla gestione dei rifiuti da ottobre 2016 sono raccolti e pubblicati su questo sito e poi vengono riepilogati a livello nazionale“. La banca dati siciliana è molto importante e tenuta in considerazione dagli addetti ai lavori perché “è una sorta di catasto“, descrive Aurelio Angelini. Non vi si trovano le tabelle consuntive come quelle raccolte dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che fotografa annualmente lo stato della differenziata. Bensì si tratta di un monitoraggio intensivo: “Mese per mese sono raccolti i numeri reali, perché corrispondono alle fatture dei Comuni con le spese per il conferimento dei rifiuti in discarica“.

La fotografia della Regione che emerge da quelle cifre è a dir poco impietosa. “Stando agli annunci dei politici dovremmo stare al 150 per cento di raccolta differenziata – commenta amaramente Angelini – In realtà siamo a livello scadenti“. Qual è dunque la situazione reale in Sicilia? “A fine gennaio c’è stata una conferenza stampa di Rosario Crocetta che parlava di raccolta differenziata al 20 per cento. I dati ufficiali, quelli del database dell’Ispra, vedono la Sicilia a poco meno del 12 per cento“.

Secondo il docente, quella di oscurare il portale siciliano è una scelta precisa: “C’era modo di vedere il trend di tutti i Comuni siciliani – analizza – Probabilmente non si vuole che queste informazioni siano accessibili, perché guardandole emerge qual è la situazione reale“.