Mirabella (Come Ginestre): “Sport per tutti… ma non per i disabili”

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Salvatore Mirabella, presidente dell’associazione “Come Ginestre onlus” ci invia una sua riflessione su quanto riportato dai network relativo al progetto “Lo Sport, diritto per tutti” del CONI.

“Notevole iniziativa con grande ricaduta sociale, sportiva e formativa. Gli alunni a scuola, anche d’estate, per fare sport. La possibilità di praticare l’attività sportiva ai giovani è fondamentale, perché, bisogna sempre ricordarselo, lo sport è movimento, l’attività motoria è prevenzione di tanti mali a cominciare dall’obesità e non solo.

“La parola che mi suona stonata in questo progetto è una, “TUTTI”. Con il pronome “TUTTI” in lingua italiana si intende un gruppo di persone, in questo caso tutti gli studenti. Perché mi suona stonata? Perché il progetto non prevede l’attività sportiva gratuita a scuola per gli studenti con disabilità. Usare questo termine mi sembra inappropriato e non corretto, ma da effetto.

“Da 52 anni vivo da persona con disabilità e vedere e leggere, ancora oggi, che, in questo caso gli studenti, vengono distinti in studenti e studenti disabili lede la mia dignità, ma penso a tutte quelle famiglie o persone che vivono lo stesso problema.

“Chi ha ruoli importanti nelle istituzioni, in questo caso nello sport, e non, non può commettere queste disattenzioni o superficialità. Il CONI delegato a rappresentare lo sport che per eccellenza unisce i popoli, in questo caso discrimina. Non riesco a immaginare perché il CIP, Comitato a cui appartengo, dinanzi a tutto ciò non interviene prima.

“Bisognava, nel comunicato stampa, specificare meglio che gli “studenti catanesi non disabili”, in modo assolutamente gratuito, potranno vivere le scuole anche nel periodo estivo, ma solamente per fare attività sportiva. Questo il progetto “Lo Sport: un diritto per molti ma non per tutti”.

“Pubblico questa mia e la invio principalmente alla massima autorità sportiva della Regione Sicilia, cioè al presidente Sergio D’Antoni, ma a tutti i presenti alla conferenza, avendo ognuno dei livelli di responsabilità diretta e indiretta.

Il presidente ha affermato: “Vorrei che questo progetto venisse allargato a tutte le scuole. L’obiettivo, il sogno, è vedere tutte le scuole aperte durante il periodo estivo, pronte a dare agli alunni la possibilità di fare sport. E’ importante fornirla a tutti questa opportunità, anche a chi non può permettersela. Ecco, l’importanza sociale dello sport che è anche fonte di riscatto. Il Coni propone, trova le risorse, ma vuole anche allargare il progetto alle istituzioni e ai privati. Lo sport è vita, è rispetto delle regole, è sorriso, serve per la salute e, perché no, più ragazzi si affidano allo sport più crescono le possibilità di allevare futuri campioni”.

“Bellissima la sua affermazione, ma ha dimenticato qualcosa, forse non ci ha pensato. Gli chiedo: quei studenti diversi, ma studenti, a cui faccio riferimento, hanno gli stessi diritti a fare sport?

Per quanto afferma l’assessore allo Sport del Comune di Catania Valentina Scialfa, “Sono felice di questa opportunità offerta agli alunni degli istituti comprensivi…. perché sono convinta che lo sport è attività principe nella formazione dei giovani sia sotto l’aspetto fisico che cognitivo. L’attività sportiva è anche socializzazione e integrazione e soprattutto riesce a stimolare l’interesse di quella utenza poco motivata, contrastando le forme di disagio personale e sociale che spesso sfociano nella dispersione scolastica”.

“Non mi meraviglio se, nonostante assessore all’Istruzione ed alle Pari Opportunità abbia omesso di ricordare gli aspetti precedentemente sottolineati. Gli chiedo: siamo sicuri che offriamo pari opportunità a tutti?

“Questo è uno spaccato di come la cultura della disabilità istituzionalmente in Sicilia e a Catania sia inadeguatamente attenzionata, per non dire che è assente o latitante. Questa è l’ennesima prova, anche nello sport”.

Salvatore Mirabella