Due, tre o quatto fotocamere? A cosa servono e quale smartphone le ha in dotazione

Sono ben quattro le fotocamere installate sul nuovo Honor 9 Lite, e sono il vero punto di forza del nuovo smartphone presentato in Italia e dedicato come sempre a un pubblico giovane e sempre in movimento. 

Oltre ad esse, il Device monta un display fullHD+ da 5,65 pollici in 18:9, quasi tutto schermo proprio come l’iPhone X, ma è il comparto fotografico con due sensori sia sul lato posteriore che su quello frontale, entrambe composte da sensori da 13 e 2 Mpixel, la vera differenza.

Luigi Cristiano, responsabile del product marketing di Honor Italia intervistato dal Corriere.it, ha dichiarato che la seconda camera, quella da 2 MP «È una vera selfie camera, con tanto di filtro bellezza ottimizzato, con la possibilità di refocus, messa a fuoco dopo aver scattato, e con un gesto della mano è possibile attivare il conto alla rovescia per l’autoscatto». 

Con un prezzo di circa 230,00 € può essere un vero affare per qualunque target lo voglia utilizzare.

Ma torniamo al nostro interrogativo… 4 fotocamere sono più performanti di 2, o 3?

Sharp produce il J-Sh04 per l’operatore giapponese di telefonia mobile J-Phone, poi diventato SoftBank è stato il primo telefono a montare una una fotocamera da 0,1 Megapixel.

Da allora si è passati a congegni che, oltre a sistema operativo e altre novità hardware, trovavano il vero motivo d’acquisto nella fotocamera in dotazione.

In attesa del P20 di Huawei, che sarà il primo smartphone al mondo con 3 fotocamere posteriori per una risoluzione totale di 40 megapixel e capace di uno zoom ibrido 5X (ottico e digitale), mentre la fotocamera selfie da 24 megapixel (immaginate che sono 7 i megapixel dell’iPhone X), tutti sviluppati congiuntamente con il produttore tedesco  Leica, dove oltre al numero di fotocamere migliorerà anche la qualità reale delle foto e della fotografia, il telefono che offre un ottimo comparto con “sole 2 fotocamere” complessive è il Google Pixel 2 XL.

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