L’Intelligence incontra gli studenti dell’Ateneo: “Vogliamo scommettere su giovani universitari d’eccellenza”

CATANIA – “Un evento formativo di altissimo livello e al contempo una occasione per creare occupazione”. Ha riassunto così ai microfoni dei giornalisti l’incontro di oggi “Intelligence Live” il Magnifico Rettore dell’ateneo catanese Francesco Basile, un incontro che si inserisce in un progetto ben più ampio che ha coinvolto diverse università italiane. Per la Sicilia si è scelta Catania per questo roadshow promosso dal Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica (Sisr) nei principali atenei italiani.

Alla luce della riforma dell’intelligence italiana, avvenuta nel 2007 con la Legge 124, che tra le varie innovazioni ha attribuito al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) la promozione della cultura della sicurezza, attraverso un vero e proprio dialogo con il mondo della ricerca, delle imprese, delle università e, più in generale, con la società civileL’incontro, l’Università di Catania ha deciso di coinvolgere i propri studenti e tantissimi esperti del settore in questo confronto tenutosi presso l’aula magna dell’ex Monastero dei Benedettini. Tante le autorità presenti con in testa il Direttore generale del Dis Alessandro Pansa che nell’intervento conclusivo dei lavori ha evidenziato come “La Sicurezza Nazionale sia lo strumento che opera sulla linea più avanzata per la difesa della democrazia. E per essere pienamente efficiente e accrescere le proprie capacità analitiche e previsionali, ha bisogno di mettere a servizio dello Stato anche il meglio che viene elaborato e presentato dal mondo della ricerca”. Rientra in questa logica l’obiettivo che l’Università di Catania ed il Comparto intelligence si sono dati oggi con la firma dell’Accordo di collaborazione. Al contempo – ha precisato Pansa – “vogliamo scommettere su giovani universitari d’eccellenza, e tecnicamente preparati, con un forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato, che abbiano molta passione nell’affrontare nuove sfide, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche culturale. È la “mission” in materia di reclutamento avviata già da qualche anno dall’intelligence italiana, che sta portando ad investimenti sempre crescenti in capitale umano. Proprio in questi giorni, e fino all’8 marzo, abbiamo, ad esempio, lanciato un avviso di ricerca di nuovo personale, rivolto specificamente a giovani diplomati e laureati in possesso di competenze ed esperienze nei settori della ricerca, monitoraggio, analisi e contrasto della minaccia cibernetica”.

In occasione dell’evento, il prefetto Pansa e il rettore Basile hanno sottoscritto l’accordo tra il Dis e l’Università di Catania, attraverso il quale viene instaurato un rapporto di collaborazione in iniziative riguardanti attività di ricerca scientifica, didattiche e di formazione nell’ambito di aree disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale.

Parlando di esperienze in Cybersecurity si è posta l’attenzione sulla formazione di esperti ben capaci di proteggerci dai cyber criminali sin da oggi.