UniStem Day 2019. La ricerca e le cellule staminali affascinano gli studenti

CATANIA – «L’Università di Catania, oltre ad essere uno degli atenei più antichi in Italia e il primo in Sicilia, rappresenta un polo didattico e di ricerca, supportato anche dalle strutture presenti, tra i più importanti nel panorama nazionale e internazionale. A Catania riusciamo a realizzare ricerca d’eccellenza che altri poli scientifici e atenei ci invidiano, pertanto vi invito a scoprire e a prendere in considerazione i nostri corsi di laurea e i nostri laboratori di ricerca per realizzare i vostri sogni». 

Con questo messaggio, rivolto agli oltre 400 studenti presenti nell’aula magna del Polo Bioscientifico di via Santa Sofia, la prof.ssa Bianca Maria Lombardo, coordinatrice nazionale di 45 atenei del Piano Nazionale Lauree scientifiche, ha aperto l’undicesima edizione di “Unistem Day”, la giornata di divulgazione scientifica nata nel 2008 da un’idea della prof.ssa Elena Cattaneo per far conoscere e innovare l’infinito viaggio della ricerca scientifica sulle cellule staminali agli studenti delle scuole superiori tra i 16 e i 19 anni che ha coinvolto 99 tra atenei e centri di ricerca in Australia, Austria, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Svezia e Ungheria. 

«Quasi 30mila studenti italiani, sparsi nelle 50 università della penisola, oggi, attraverso seminari, tavole rotonde, attività di laboratorio, ma anche momenti teatrali e giochi osserverete e scoprirete da vicino i tanti volti del mondo della ricerca scientifica» ha aggiunto la prof.ssa Lombardo, coordinatrice dell’evento etneo insieme con il prof. Daniele Condorelli.

Proprio il prof. Condorelli ha evidenziato l’importanza della “tappa” di Catania che «ogni anno riceve sempre più richieste di adesioni da parte dei giovani degli istituti scolastici della Sicilia orientale interessati a scoprire la ricerca e soprattutto la conoscenza scientifica». «Quest’anno i temi che saranno affrontati sono quelli d’attualità come i vaccini e il cervello» ha aggiunto il docente etneo. 

Argomenti che sono stati approfonditi da Mario Cuccia dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania e dalla prof.ssa Antonella Agodi, direttore del dipartimento di Scienze mediche chirurgiche e tecnologie avanzate “G.F. Ingrassia” con la relazione “Vaccini e vaccinazioni: tra ricerca, norme e responsabilità” e dal prof. Giampiero Leanza sul tema “Il cervello plastico: dogmi, canarini e riserva neurale”.

Relazioni precedute dal collegamento audio internazionale tra l’Ateneo catanese e un gruppo di atenei e istituti di ricerca e dall’intervento in streaming della senatrice Liliana Segre sul tema “Il valore della memoria”.

Nel corso della giornata sono intervenuti anche il direttore del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, prof. Agatino Russo, il direttore del Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche, prof. Filippo Drago, e il presidente dell’Ersu Catania, prof. Alessandro Cappellani.

Sulle cellule staminali è intervenuto il prof. Filippo Drago che ha evidenziato «l’importanza della loro applicazione negli interventi terapeutici avanzati e nel campo della ricerca» e il ruolo «del Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche nel contesto della ricerca in Italia, da sempre all’avanguardia nelle terapie con cellule staminali».

A seguire le testimonianze di studenti appassionati di scienza come Alessandra Consoli, ex studentessa del Liceo scientifico “Galilei” di Catania, iscritta in Medicina e Chirurgia e allieva della Scuola Superiore di Catania; Giulio Pistorio, ex studente del Liceo scientifico “Boggio Lera” di Catania, iscritto in Scienze Biologiche e allievo della Scuola Superiore di Catania; Irene De Guidi, studentessa del dottorato di ricerca in Biotechnologie et Microbiologie, Institut National d’Études Supérieures Agronomique de Montpellier; Giacomo Gravina, studente del Dottorato di ricerca in Medical Sciences Department of Physiology, Institute of Neuroscience and Physiology, Sahlgrenska Academy, University of Gothenburg, Sweden.

Nel pomeriggio, nei locali della Torre Biologica, le attività di laboratorio su diversi temi: La fecondazione del riccio di mare (Giuseppina Messina e Francesco Tiralongo); Le staminali embrionali degli invertebrati (Maria Violetta Brundo e Elena Maria Scalisi); Allestimento di preparati per l’osservazione di elementi figurati del sangue (Renata Viscuso, Veronica Mazzei e Danilo Vitale); Verso la scoperta dei microrganismi: osservazione microscopica, coltivazione ed identificazione (Floriana Campanile, Maria Santagati e Dafne Bongiorno); Isolamento e differenziamento delle cellule staminali mesenchimali (Fulvia Sinatra e Samuele Laudàni); Laboratorio di bioinformatica (Alfredo Ferro, Alfredo Pulvirenti e Salvatore Alaimo); Livelli attentivi e attività cardiaca (Vincenzo Perciavalle, Marinella Coco e Simona Massimino); Anatomage table: dissezione virtuale del corpo umano (Giuseppe Musumeci e Marta Anna Szychlinska); Dalle cellule al benessere dell’uomo: modelli di sperimentazione in vitro (Venera Cardile, Adriana C.E. Graziano, Eleonora Carol e Rosanna Avola). Chiuderà i lavori Debora Lo Furno con un seminario sul tema “Caratteristiche fisiologiche delle cellule staminali”.