Da domenica a Palermo la rassegna cinematografica “BAM Biennale Arcipelago Mediterraneo”

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Una scena del film Cinema Jenin

Sono 18 i film documentari curati dall’Associazione “Sole Luna, Un ponte tra le culture” e tratti dal “Sole Luna Doc Film Festival”, che saranno proiettati al Cinema De Seta (ai Cantieri culturali alla Zisa, via Paolo Gili 13, Palermo) nell’ambito della BAM “Biennale Arcipelago Mediterraneo” promossa dall’Assessorato comunale alla Cultura: una rassegna di documentari provenienti da diversi Paesi dell’area mediterranea interessati dalla Biennale.

Nell’ambito di questa iniziativa internazionale, la rassegna intende contribuire a costruire un’idea di Mediterraneo che superi la retorica corrente. Questo spazio culturale, storico e geografico si caratterizza, infatti, per processi di storia cumulativa che sono alla base di un articolato “arcipelago” culturale. Una narrazione attraverso il cinema del reale, con 18 film e documentari (in versione originale e con i sottotitoli), per imparare a conoscere da vicino storie di uomini e donne che possono diventare esemplari di una condivisa idea di umanità.

Sole Luna – Un ponte tra le culture, da dodici anni impegnata in una ricerca antropologica e sociale dei paesi Mediterranei e non solo, attraverso il cinema del reale, non poteva non essere presente a questo importante appuntamento, che ancora una volta ribadisce con forza la centralità di Palermo come capitale mediterranea e come luogo di incontro e scambio culturale: un ponte di trasmissione e collegamento che unisce il nord Africa con l’Europa.

Si comincia domenica 12 febbraio, alle 20,30, con la proiezione di Oum kalthoum, l’astre de l’orient, film egiziano di produzione francese con la regia di Feriel Ben Mahmoud e Nicolas Daniel. A seguire, il portoghese Orquestra Geração, regia di Filipa Reis e João Miller Guerra. Mercoledì 15 febbraio, alle 20.30, il film israelo-palestinese prodotto in Germania Cinema Jenin di Marcus Vetter. Giovedì 16 febbraio, sempre alle 20,30, è la volta di Aaks el Seir/Against the current, film libanese con la regia di Michèle Tyan. A seguire, il cortometraggio italiano girato in Albania Di là, regia di Giulio Tonincelli e quindi, il film croato Sevdah, per la regia di Marina Andree. Venerdì 17 febbraio, alle 18,30, il film spagnolo Out of Cordoba; regia, fotografia e montaggio di Jacob Bender. Domenica 19 febbraio, alle 18,30, sarà proiettato il film greco The call of the mountain per la regia di Stelios Apostolopoulos. Mercoledì 22 febbraio, alle 20,30, il cortometraggio La grande distribution: girato in Marocco e di produzione Francese. Regia di Emanuelle Lacosse. A seguire, il film russo-siriano My Love in Palmyra di Housam Abdoulghani e infine, l’israelo-palestinese There Must Be Another Way di Yariv Mozer. Venerdì 24 febbraio, alle 18,30, il film libico Yusef’s song per la regia di Kostas Pliakos; produzione greco-libica. Sabato 25 febbraio, sempre alle 18,30, Bla Cinima, Regia: Lamine Ammar-khodja: film di produzione francese, girato in Algeria. Domenica 26 febbraio, alle 20,30, il francese The Barefoot Poetess di Bernard Louargant. A seguire il film Belga ambientato in Iran I comme Iran, per la regia di Sanaz Azari. Mercoledì 1 marzo alle 18,30, Karst, una coproduzione Francia, Serbia, Montenegro, per la regia di Vladimir Todorovic. Mercoledì 8 marzo, alle 20,30, il tunisino Kèneya ma kène fi hadhaezzamène di Hichem Ben Ammar. La rassegna si chiuderà giovedì 9 marzo, alle 20,30, con la proiezione del film turco Copte Dostoeysvki Buldum di Enis Riza.