Enna, “Figlio mio” con Carlo Greca sabato nella chiesa di San Marco

Enna Municipio

Sabato 8 aprile alle 18.30, nella chiesa di San Marco di Enna, la Fidapa di Enna e la comunità dei padri carmelitani scalzi del Santuario di San Giuseppe di Enna, presentano Carlo Greca in “Figlio mio”, monologo teatrale tratto liberamente dalle Sacre Scritture di Mariangela Vacanti. Una nuova prospettiva per conoscere Giuseppe, il “Patriarca di lu Paraddisu”, uno dei santi più venerati dell’universo cristiano, nel racconto dell’eterno conflitto padre-figlio in prosa, canto e poesia.

Il monologo “Figlio mio”, di Mariangela Vacanti, già insignito del premio nazionale di scrittura teatrale “Fara Nume”, è stato fortemente voluto dalla presidentessa della Fidapa di Enna, Silvana Sutera, e dal superiore dei padri carmelitani scalzi di Enna, padre Riamondo Amistadi.  Lo spettacolo è ad ingresso libero.

San Giuseppe interpretato dal pluripremiato attore ennese Carlo Greca, parla al pubblico delle paure e delle sofferenze della sua esperienza di uomo chiamato da Dio a realizzare un compito difficile: educare suo figlio Gesù, ragazzo non molto diverso da un giovane di oggi.

La loro storia, in fondo, è quella di ogni famiglia perché, come diceva papa Giovanni Paolo II, «i santi sono tra di noi, sono persone comuni che fanno bene le piccole cose, senza mai perdere la speranza. Tutti siamo chiamati a seguire il loro esempio, perché tutti siamo chiamati alla santità».

Carlo Greca-min
Carlo Greca

Il testo è anche un’esaltazione della vita in quanto dono di Dio e della paternità vissuta come compito affidato dalla santa provvidenza, così si alza il grido di San Giuseppe : «Un figlio nasce come un canto, e noi, amico mio, non ci abbiamo messo niente!».

Ad accompagnare la recitazione, i canti popolari della tradizionale “Novena di San Giuseppe” musicati da Mimmo Ariosto, una sorta di racconto nel racconto. Corde, percussioni e fiati per dare spazio alla vocalità e ai cunti del “castissimu patri di Gesuzzu”. Dal bando di Cesare, al viaggio a Betlemme, alla morte beata fra le braccia della Vergine Maria: ecco come le nostre nonne tramandavano il culto del falegname di Nazareth.

Sulla scena: Carlo Greca (San Giuseppe), Elia Nicosia (il profeta), Mimmo Ariosto (corde), Corrado Cristaldi (fiati), Mariangela Vacanti (voce).

E con la partecipazione dei chitarristi Antony Signorelli e Vincenzo Fiamingo, allievi del liceo musicale di Enna.