Sicilia Queer Filmfest, matinèe di cinema, musica e mostre

Beach House, Sicilia Queer Filmfest
Beach House, Sicilia Queer Filmfest

Entra nel vivo la settima edizione del Sicilia Queer Filmfest e si attivano anche i matinée dei film in concorso al Cinema Rouge et Noir a partire dalle 10.00.

Venerdì 26 maggio si comincia con Schau Mich Nicht So An / Don’t look at me That Way di Uisenma Borchu (Germania-Mongolia 2015), storia di una giovane madre single che si prende cura della piccola Sophia come meglio può. Nella sua vita entra improvvisamente Hedi, la nuova vicina di casa. Attratta dall’effetto che la ragazza manifesta per sua figlia e colpita dal suo travolgente atteggiamento libertino, Iva si innamorerà perdutamente di Hedi.

A mezzogiorno è la volta di Le parc di Damien Manivel (Francia 2016), una fiaba moderna che rievoca la potenza del cinema muto per parlare di temi quali l’adolescenza, la scoperta del desiderio e della sessualità e l’incomunicabilità ai tempi dei social media, giocando col cinema di genere ed i suoi linguaggi.

I matinée al Rouge et noir si concluderanno alle 14.00 con El futuro perfecto di Nele Wohlatz (Argentina 2016), che racconta l’incontro, in Argentina, di un ragazzo indiano e una cinese, i quali superano le difficoltà linguistiche per avviare una relazione; un film insolito che, mischiando i linguaggi del cinema documentario e di quello di finzione, riesce a ragionare con ironia su temi dell’emigrazione e della diversificazione culturale.

FRANKO
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Nel frattempo, a Palazzo Sant’Elia alle 17.00 sarà inaugurata la mostra Love Letters a cura di Antonio Leone e Paola Nicita, una personale dedicata a Franko B, poliedrico artista e performer milanese che vive a Londra da diversi anni, e che propone opere storiche tra pitture, sculture, installazioni e foto. Sarà presente l’artista.

Il pomeriggio del Sicilia Queer comincierà alle 16.00 al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa con l’anteprima nazionale di The Beach House, primo lungometraggio del regista libanese Roy Dib, già vincitore del concorso internazionale Queer Short nel 2015. Il film, che racconta la storia di tre amici di lunga data che si ritrovano in una casa al mare per una grande festa, mette in scena un complesso intreccio di dinamiche di desiderio e svela con maestria i segreti dei suoi protagonisti per trasformare un incontro casuale in un momento di crescita e di consapevolezza.

Alle 17.00 ci si trasferisce nella Sala Wenders del Goethe-Institut per la consegna del Premio Nino Gennaro al regista Lionel Soukaz, pioniere dell’attivismo gay in Francia, del quale sarà proposto il mediometraggio Tino, un “peplum” anticapitalista intervallato da ironiche digressioni sul passato mitico della Tunisia. Saranno presenti Benoît Arnulf (In & Out di Nizza), Maria Di Carlo, Giusi Gennaro, Massimo Milani.

Alle 18,30, alla presenza del regista e della protagonista Laura Rojas Godoy, sarà proposto alla Sala de Seta Los Objectos Amorosos di Adrián Silvestre (Spagna 2016). Il film racconta la storia di Luz, una giovane donna colombiana che decide di emigrare in Italia in cerca di fortuna lasciando in affidamento il figlio di due anni alle cure della sorella. Dopo aver accettato un lavoro come donna delle pulizie, Luz incontra Fran, una donna fuori dagli schemi con la quale comincerà una relazione che la trascinerà in giro per Roma a vivere di espedienti, nel rifiuto di una condizione di sfruttamento. Un amore travolgente che ci mostra la città eterna da un punto di vista inedito ed esterno alla società europea, uno sguardo marginale che evidenzia ancora una volta lo scarto tra la percezione delle nostre vite e la realtà che ci circonda.

Alle 20.30 è in programma il primo appuntamento con la personale dedicata all’estroso regista americano di origini portoghesi Gabriel Abrantes, che sarà presente a Palermo per tutta la durata del Festival. I film di Abrantes, a metà strada tra la fiction e il documentario, si caratterizzano per il loro estremismo visionario e dissacrante e per la loro ironia fulminante.

Si comincia con Os humores artificiais, storia di un robot dotato di un gran senso dell’umorismo, e si continua con A Brief History of Princess X, la vera e incredibile storia della celebre Princess X, opera dello scultore Costantin Brancusi, un futuristico bronzo fallico che rappresenta il ritratto della famigerata pro-pronipote di Napoleone, Maria Bonaparte.

A seguire The Hunchback, ambientato in un futuro distopico, dove una corporazione, che ricorda il Grande Fratello orwelliano, obbliga i propri impiegati meno efficienti a offrirsi volontari per partecipare a una ricostruzione storica virtuale, e Freud und Friends, con l’improbabile neuroscienziato Herner Werzog, il cui più grande desiderio è quello di entrare nel cervello della gente per sondarne la psiche, diventando spettatore invisibile dei loro sogni.

Il programma alla Sala De Seta si concluderà alle 22.30 con la proiezione di Rester Vertical di Alain Guiraudie, uno dei film più spiazzanti e interessanti della scorsa stagione cinematografica, che racconta il girovagare di uno sceneggiatore in cerca di lupi nel sud della Francia, dove incontra Marie, una donna pastore forte e dinamica che vive insieme ai due figli nella fattoria del padre. Tra io due nasce una simpatia che sfocerà in una relazione da cui nascerà un figlio. Guiraudie, dopo il successo di L’inconnu du lac, gira un’opera di grande impatto, una riflessione sul cinema attraverso un percorso di ricerca di sé, un provocatorio atto di fede nei confronti della settima arte.

In omaggio alla nomina di “Palermo Capitale dei Giovani 2017”, per tutto il festival i biglietti di ingresso per gli studenti costeranno solo 3 euro.