Una nuova Casa Santella, la terza, è stata realizzata all’interno del presidio ospedaliero Policlinico. Darà ospitalità ai parenti dei pazienti lungodegenti in modo da garantire non solo un comfort logistico ai familiari (spesso costretti a lunghi e faticosi spostamenti che aggiungono pena a pena) ma anche un sostegno affettivo ai pazienti.
Casa Santella è una iniziativa della Foncanesa, di cui è presidentessa Rosalba Zappalà Massimino. E’ una fondazione che vuole fare ricordare Santella, la figlia della presidentessa, attraverso il sostegno alla ricerca scientifica sulle leucemie e anche con l’attività socio assistenziale proprio attraverso le due case accoglienza sinora ospitate in un palazzo di fronte all’ospedale Ferrarotto.
Nelle due Casa Santella sono state offerte 37 mila ospitalità a malati e parenti provenienti da tutte le province della Sicilia ma anche dall’estero.
Adesso, in vista del trasferimento dell’unità di ematologia dal Ferrarotto al Policlinico la Fondazione ha ristrutturato in pochi mesi una nuova casa di accoglienza proprio all’interno del presidio Policlinico.
A tagliare il nastro è stato il sindaco Enzo Bianco. “La Foncanesa – ha detto -in questi 30 anni di attività, è diventata un patrimonio non solo della nostra città. Noi tutti dobbiamo un ringraziamento alla signora Zappalà Massimino per l’impegno che porta avanti nell’assistenza ai malati e ai loro parenti e nel supporto alla ricerca scientifica”.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri il Rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, il direttore generale del Policlinico, Paolo Cantaro, i professori Francesco Basile, ordinario di Chirurgia Generale, e Francesco Di Raimondo, Direttore UOC Ematologia AOU Policlinico, l’eurodeputato Salvo Pogliese, gli assessori comunali Luigi Bosco, Valentina Scialfa e Salvo Di Salvo. Dopo Il taglio del nastro, i locali sono stati benedetti dall’arcivescovo Gristina.