Il guineano Mohamed Cisse (34 anni) sarebbe il conducente del gommone soccorso dalla Guardia costiera “Diciotti” ed il ghanese Francis Bedu (appena 19 anni), invece, sarebbe il suo collaboratore che teneva i contatti telefonici.
La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, li hanno posti in stato di fermo perché gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in relazione allo sbarco di 643 migranti partiti dalle coste libiche e giunti presso il Porto di Catania nella mattinata del 24 novembre a bordo della nave di Medici senza frontiere “ACQUARIUS”.
Con grande professionalità gli investigatori della Squadra mobile e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza hanno avviato, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, le attività di polizia giudiziaria necessarie per l’individuazione di eventuali scafisti. Le indagini, così, hanno consentito di acquisire significativi elementi indiziari necessari all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di Mohamed Cisse (cl.1982) e di Francis Bedu (cl.1997).
I due sono stati fermati e associati presso la casa circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’autorità giudiziaria.