La difficile "chiesa" di papa Francesco

Relazione di Ina Siviglia Sammartino sullo stato attuale della chiesa cattolica, sui giochi di potere occulti

murales Bergoglio
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IOR, Curia, prelati pedofili, CEI, cardinali che interpellano il Papa, cardinali di una cordata che si congratulano con il collega sbagliato per l’elezione a sommo pontefice, lo scandalo Vatileaks dei documenti rubati: di tutto questo ha parlato Ina Siviglia Sammartino ad un convegno del Rotary Catania Nord, dinanzi ad una sala gremitissima anche di Lions.

“Il sogno di papa Francesco: quale Chiesa?”: questo era l’argomento trattato da Ina Siviglia Sammartino, antropologa teologica dell’Università LUMSA (Libera università Maria Santissima Assunta) che ha fatto parte di organismi nazionali e internazionali della Chiesa e, quindi, conoscitrice della complessa struttura in cui essa si articola.

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Non ha trovato una Chiesa in buona salute, papa Bergoglio. Del resto, il fatto che papa Ratzinger avesse deciso di far posto ad un successore, aveva fatto intuire che occorreva un uomo di polso, piuttosto che di riflessione alla guida.

Un gesuita che ha preso il nome di Francesco ha subito fatto capire la strada che voleva percorrere: non quella del moralismo di facciata, ma quella della morale di Cristo, quindi della misericordia per i peccatori, per l’adultera e per la samaritana, gli stranieri. Una chiesa povera, lontana dal lusso di Bertone ed altri.

Una chiesa che abbandonava la strada del potere, quello della CEI, la conferenza episcopale, dello IOR (quello dell’affare Sindona o del crac del Banco ambrosiano), il Vatileaks, con la fuga di documenti rubati. Ed anche la questione dei preti pedofili (peraltro evidenziata da papa Ratzinger) a Boston, in Irlanda ma anche in Italia ed altri paese cattolici europei.

La Chiesa sognata da papa Francesco è quella che si rivolge ai poveri, ai peccatori: “Cristo – ha affermato Ina Siviglia – è sceso in terra non per i farisei, per chi, formalmente almeno, si sente in regola con le prescrizioni ecclesiali. Un formalismo vuoto che non si traduce nella misericordia, nell’accoglienza, nel perdono dei peccatori”.

L’attuale questione dei divorziati ma anche di chi ha commesso aborto ha, poi, avuto un approfondimento nel quale ha avuto spazio il ruolo dei partner della donna che abortisce o che subisce un divorzio e quale dev’essere il comportamento dei preti in relazione all’insegnamento di Cristo. Per l’adultera la strada è stata chiara: chi non ha peccato scagli la prima pietra. Alla samaritana rivela di essere il Messia, cosa che non aveva fatto neanche a S. Pietro.

Ina Siviglia Sammartino
Ina Siviglia Sammartino

Il papa che come un umile fedele si siede in una panca assieme agli altri indica la strada non solo dell’umiltà ma di sentirsi un cristiano come gli altri, senza privilegi di ruolo.
Un sogno, quello di Papa Francesco, di ricristianizzare innanzitutto i cattolici. Da qui il riavvicinamento alla Chiesa ortodossa e, per ultimo, ai luterani con la visita in Svezia. E poi di avere rapporti di fratellanza con la altre religioni, quella musulmana, innanzitutto, ma anche con gli ebrei, sempre nel nome della misericordia.

Del resto la recente campagna per la raccolta alimentare a Catania ha visto assieme l’arcivescovo e l’imam accomunati proprio in un gesto di misericordia verso i poveri, cari alle due religioni.

E tuttavia è una strada che chiede rinunce agli altri, capaci di lasciarlo solo. “Ecco – ha concluso – perché occorre stargli vicino e sostenerlo”.

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