“Appare politicamente inopportuno che i due sindacati autonomi Fast Confsal e Faisa CISAL di Catania abbiano attribuito a due deputati regionali eletti a Catania, il merito di un fantomatico emendamento necessario alla sopravvivenza dell’ Amt, che nella realtà dei fatti è stato invece cassato dal Governo regionale”. Lo dichiarano i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Ugl Trasporti Alessandro Grasso, Mauro Torrisi, Franco Di Guardo, Giuseppe Scannella e il responsabile di TPL Filt Orazio Magro.
“I due sindacati autonomi hanno diffuso la notizia alla stampa locale ma è nostro dovere precisare che è stato invece il Governo regionale ad assicurare la riscrittura degli articoli 27 e 18 della legge regionale 2005 , incrementando le risorse Amt di 500 mila euro per il 2016 e di 1 milione e 800 euro per l’anno 2017. Ad appoggiare questa scelta sono stati tutti i deputati regionali (e cioè Barbagallo, Forzese, Giuffrida, Raia, Sammartino, Sudano e Vullo) con il sostegno dell’assessore regionale Pistorio. – scrivono in una nota i rappresentanti sindacali- Fondamentale è stato l’apporto delle nostre categorie sindacali dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno più volte affrontato, nel corso di incontri tenutisi all’Ars, tematiche importanti per la ripresa dell’Amt nell’interesse dei lavoratori e del servizio per il territorio”.
E così proseguono: “Con la stessa onestà intellettuale aggiungiamo che siamo ancora in attesa di soluzioni in merito al piano industriale, al Fondo pensione complementare e al contratto di servizio per chilometraggio; tre elementi fondamentali per poter vincere la prima grande battaglia per un trasporto locale efficiente”.