18 anni e 9 milioni di multa per lo scafista Malek

palazzo di giustizia, Catania
- Pubblicità -

Diciotto anni di reclusione e nove milioni di euro di multa: è la condanna esemplare inflitta dal GIP del tribunale di Catania allo scafista Mohammed Ali Malek. Il tunisino era accusato di omicidio colposo plurimo e disastro colposo in relazione al naufragio avvenuto nel Mediterraneo del 18 aprile 2015. Condannato anche il suo mozzo, il siriano Mahmud Bikhit a 5 anni di reclusione ed a 9 milioni di euro di multa.

I due erano imputati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare di circa 700 cittadini extracomunitari di varia nazionalità.

- Pubblicità -

Il motopeschereccio su cui si trovavano i migranti è affondato dopo la collisione con la nave mercantile portoghese King Jacob che era intervenuta in soccorso. Il relitto è stato recuperato nel mese di maggio scorso e portato sulla terraferma. Un’ispezione a bordo ha consentito di verificare che i cadaveri erano circa 700.

Il giudizio con il rito abbreviato ha consentito di riaffermare due principi: la giurisdizione italiana per i delitti di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare commessi in acque internazionali ma con una preordinata richiesta di soccorso in mare da parte dei trafficanti; è stata sancita, inoltre, la qualità di persone offese, e non di indagati in procedimento connesso, per i migranti tratti in salvo prima dell’arrivo in territorio italiano.

- Pubblicità -