“Le esprimo la mia ammirazione e la mia gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati. La mia porta sarà sempre aperta per lei e per questa nuova rete di sindaci”.
Lo scrive Sua Santità Papa Francesco, in una lettera indirizzata al sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI, Enzo Bianco, all’indomani della due giorni di summit dei sindaci di tutto il mondo sull’immigrazione, organizzata in Vaticano dalla Pontificia Accademia delle Scienze il 9 e 10 dicembre scorsi.
“La ringrazio per la sua partecipazione al vertice organizzato nella mia casa dalla Pontificia Accademia delle Scienze, in risposta all’iniziativa da me intrapresa. In entrambe le giornate – scrive Sua Santità – ho seguito da vicino lo svolgimento dei lavori e sono consapevole dei notevoli successi che sono stati raggiunti. Apprezzo molto – ribadisce infine il Papa – la proposta che è stata avanzata di creare una rete dei sindaci”.
Papa Francesco si riferisce alla rete di sindaci di tutto il mondo che, ritrovandosi in Vaticano per discutere di immigrazione, hanno sottoscritto un documento unanime con il quale si asserisce che “I rifugiati sono nostri fratelli e sorelle”.
La stessa rete, all’interno della quale la ‘costola’ dei sindaci italiani ha voluto presentare anche il “Manifesto dei sindaci italiani per l’accoglienza”, al quale hanno aderito tra gli altri il presidente dell’ANCI e sindaco di Bari Antonio Decaro, lo stesso Bianco, il vicepresidente e sindaco di Lecce Paolo Perrone, e i sindaci Giuseppe Sala (Milano), Dario Nardella (Firenze), Luigi de Magistris (Napoli), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Giorgio Gori (Bergamo), Federico Pizzarotti (Parma) e Roberto Pella (Valdengo).