Sabato 17 dicembre, alle 10, Bruno Tabacci aprirà a Palermo (via V. Villareale 35) la sede siciliana del Centro Democratico, da lui fondato prima delle elezioni del 2013 nelle quali ha ottenuto sei deputati (Gruppo Centro Democratico-Democrazia solidale). Sarà accompagnato dal segretario organizzativo, il deputato sardo Roberto Capelli, e dal deputato siciliano eletto all’estero Mario Caruso.
Presenterà altresì la nuova dirigenza del movimento che comprende, oltre al già designato coordinatore regionale, l’ex sindaco di Catania Francesco Attaguile, il presidente on. Salvatore Placenti, già vicepresidente della Regione, e, in rappresentanza della societa’ produttiva, Michelangelo Lo Monaco, presidente di un distretto che raduna una trentina di stake holders pubblici e privati. Inoltre due vice-coordinatori, il trapanese Liborio Furco, presidente del Gal Elimo, e l’avvocato ragusano Enrico Calabrese.
Il Comitato regionale sara’ composto da 20 rappresentanti del territorio e delle espressioni più significative della società, in primo luogo i giovani.
La posizione del Centro Democratico rispetto alla imminenti elezioni a Palermo e per quelle regionali viene cosi sintetizzata dal coordinatore siciliano Francesco Attaguile:
“I NO che hanno raggiunto l’apice in Sicilia e fra I giovani, con punte del 75% nella città metropolitana di Catania e con un astensionismo ancora vicino al 50%, richiedono risposte immediate per il Sud e I’occupazione, non solo leggi elettorali e salvataggi di banche”.
“In Sicilia il PD ha sbagliato a impaludarsi in extremis nel governo del disastroso Crocetta, subendone la bocciatura che rischia ora di consegnare la Sicilia, e da qui poi l’Italia, alla protesta distruttiva di Grillo”.
“Occorre invece una larga INTESA CIVICA che aggreghi quanti nel territorio – sindaci e soggetti intermedi – e nella società civile, credono che si possa ancora invertire la rotta con un grande progetto che riposizioni e sviluppi la Sicilia come punta avanzata dell’Europa nel nuovo scenario mediterraneo e globale. Questo progetto, presentato ultimamente dalle Università, va reso programma politico credibile affidandolo a volti credibili e completamente nuovi”.
“Per questo il Centro Democratico proporrà anche agli altri partiti ed alle vecchie coalizioni di fare un passo indietro, licenziando subito Crocetta e non ricandidando i deputati uscenti come atto di riconciliazione con i cittadini, comprese le opposizioni, complici per aver consentito il disastro, rifiutando di dimettersi sull’esempio di Ferrandelli e aggravando cosi il fallimento dell’autonomia speciale. Questa va radicalmente ridimensionata, smantellando il paralizzante accentramento politico-burocratico a favore delle Aree metropolitane, secondo il modello di successo trentino-altoatesino”.
Con questo programma il Centro Democratico si presenta in Sicilia, chiamando a raccolta in una larga INTESA CIVICA tutti I siciliani che vogliono voltare pagina”.
Tabacci indichera’ anche le candidature sulle quali il Centro Democratico puntera’ al Comune di Palermo (Sindaco e consiglieri comunali) e per la Presidenza della Regione.