Mentre si accendono le polemiche e i dibattiti tra pedagogisti e sociologi circa l’adozione dei voti e dei giudizi; mentre cresce sempre più la cultura digitale che accanto ai notevoli benefici provoca dipendenza, come sostengono anche gli psicoterapeuti; si diffonde sempre più il bisogno di creare benessere psicologico a scuola e non soltanto nei confronti di chi soffre di un disturbo mentale, ma anche verso chi sta bene e desidera conoscere e realizzare al meglio le proprie potenzialità.
La scuola dello “star bene”, slogan del Progetto Giovani e del Progetto Ragazzi 2000, ha da sempre guidato le tensioni educative che superano anche il tempo scuola e si rendono funzionali anche quando le attività didattiche sono sospese.
E’ questo l’obiettivo del progetto che porta il nome “Cantieri educativi” promosso dall’Istituto San Vincenzo di Catania, una scuola paritaria, in centro città (zona Borgo-Monserrato) che apre i suoi cancelli il sabato, nelle giornate di vacanza e d’interruzione delle attività didattiche nelle scuole statali.
Uno spazio di accoglienza e di crescita per i ragazzi che, invece di andare per strada, o restare a casa, davanti al televisore, s’incontrano con i coetanei in uno spazio educativo e con la guida di docenti e animatori trascorrono una piacevole e serena mattinata, dando sfogo alle proprie attitudini: sport, musica, canto, danza, robotica, bridge, scacchi, coding, ricerche informatiche, corsi d’inglese ed anche la possibilità di andare in piscina.
Cantieri educativi è un contenitore che accoglie tutti e viene incontro alle esigenze dei genitori, offrendo loro un servizio che le scuole statali non offrono.
Il progetto di “scuola al centro” manifesta una reale e concreta opportunità di servizio, assicurando ai ragazzi un ambiente sereno, protetto e l’opportunità di stare a contatto con docenti, animatori ed educatori attenti ai loro bisogni di crescita formativa.
Essendo un’esperienza nuova e originale dovrà crescere nel tempo e, gradualmente ampliare le opportunità formative e di laboratori creativi.
Le prime verifiche si avranno durante la chiusura delle scuole: sono già pronte le prenotazioni per i giorni non festivi delle vacanze di Natale.
L’Istituto che si è dotato un servizio si scuolabus offre inoltre ai genitori l’opportunità di fruire di tale servizio, come pure nei pomeriggi i ragazzi possono partecipare alla refezione scolastica e quindi apprendere la metodologia dello studio guidato che va ben oltre il semplice doposcuola.
Mentre si leggono sui giornali particolari e originali esperienze di “scuola fai da te”,
“home schooler” , adozione dei metodi montessoriani e steineriani, ci si chiede perché loro sì e noi no? Oportet audere semper!