Bruno Tabacci ha aperto a Palermo la sede siciliana del Centro Democratico, da lui fondato prima delle elezioni del 2013 nelle quali ha ottenuto sei deputati (Gruppo Centro Democratico-Democrazia solidale) ed e’ ora presente anche al Senato. Era accompagnato dal deputato siciliano eletto all’estero Mario Caruso.
Ha presentato altresì la nuova dirigenza del movimento che comprende, oltre al già designato coordinatore regionale, l’ex sindaco di Catania Francesco Attaguile, il presidente on. Salvatore Placenti, già vicepresidente della Regione, e, in rappresentanza della societa’ produttiva, Michelangelo Lo Monaco, presidente di un Distretto che raduna una trentina di stake holders pubblici e privati. Inoltre due vice-coordinatori, il trapanese Liborio Furco, presidente del Gal Elimo, e l’avvocato ragusano Enrico Calabrese. Il Comitato regionale sara’ composto da 20 rappresentanti del territorio e delle espressioni piu significative della societa’, in primo luogo i giovani.
La posizione del Centro Democratico rispetto alla imminenti elezioni a Palermo e per quelle regionali viene cosi sintetizzata dal presidente Tabacci:“Occorre recuperare contenuti e qualità professionale nella politica. La Sicilia è affondata sotto la guida di una Presidenza regionale che ha affossato l’Isola. I siciliani devono essere profondamente consapevoli di questo”.
“La politica migliore non si costruisce alzando la voce quando non se ne hanno le basi. Non è immaginabile un’alternativa del Movimento Cinque Stelle. Non abbiamo bisogno neanche del populismo senza freni di Salvini. Sono le premesse dello sconquasso”. Al contrario per il leader del Centro Democratico “bisogna ripartire dalla storia migliore della Sicilia, quella di Mattarella e Rino Nicolosi. L’esperienza di Roma ci dice che l’esperienza di ‘grillinizzare’ la Sicilia sia da evitare”
Per il coordinatore regionale di Cd, Francesco Attaguile, ex sindaco di Catania, “servira’ una larga intesa civica per voltare pagina dopo gli errori del Pd e di Crocetta che rischiano di consegnare la Sicilia a Grillo aprendogli poi la strada al governo nazionale”.
Erano presenti fra gli altri l’ex Rettore di Palermo Roberto Lagalla e il deputato dimissionario dall’ARS Fabrizio Ferrandelli, che Tabacci ha indicato come possibili candidati che il Centro Democratico considera idonei al comune di Palermo e per la presidenza della Regione per realizzare il progetto per voltare pagina in Sicilia.