“E’ stato un anno completamente inutile sotto il profilo dell’efficacia dell’azione amministrativa – dichiarano Giovanni Saguto e Francesco Sorbello, rispettivamente Presidente e vice direttore provinciale dell’associazione commercianti di Catania .
“Altro che 549 cose fatte, si è perso un altro anno. Bisognerebbe far comprendere al Sindaco il significato di cose fatte. Noi avremmo preferito solo una decina di cose fatte, ma di quelle che servono veramente allo sviluppo della Città”. “Consegna di medaglie, visite di ministri e sostituzione delle lampadine a Palazzo degli Elefanti, solo per fare un piccolo esempio, non possono essere annoverate tra le cose fatte: gettare fumo negli occhi dei cittadini non serve a ricostruire l’immagine del Sindaco, anzi, ha l’effetto contrario”.
“Cose fatte sono cose concrete: quelle che risolvono i problemi del traffico in zona Tondo Gioieni, dove nulla è successo dopo i trionfalistici annunci dell’assessore all’urbanistica nell’agosto del 2015; il regolamento dei dehors e dei parcheggi pertinenziali che avrebbero un impatto occupazionale rispettivamente di 200 e 500 unità; il piano regolatore del porto e quello generale della Città”.
“Tra le cose fatte non abbiamo letto l’aumento della tariffa oraria di sosta solo perché il sindaco non l’ha scritto (non avremmo dovuto ricordarlo ora), una seria ed efficace lotta all’abusivismo; il piano della mobilità e la valutazione della nostra proposta di BRT; il recupero dei parcheggi interrati nelle piazze Lupo, Verga e Raffello Sanzio a giovamento della mobilità e dei fruitori dei servizi cittadini, movida compresa”.
“Il Sindaco recentemente ha annunciato di volersi ricandidare, alla fine del mandato, alla guida della Città. Una eventualità che dovrà fare i conti oltre che con gli equilibri della politica anche, e forse soprattutto, con “l’umore della strada” di cui i commercianti sono una componente importante, quantomeno perché rappresentano il termometro della situazione”.
“La proposta di ricandidatura del Sindaco Bianco non ci sorprende, così come non ci sorprende quella di Crocetta. Allo stato attuale non vediamo molte prospettive per nessuno dei due. Il Sindaco di Catania ha collezionato troppe cattive figure e, al netto degli annunci, non ha affrontato e risolto alcuna questione”.
“Le partecipate, AMT in primis, sono nel caos; sul bilancio comunale la situazione è sempre più ingarbugliata ed il rischio della dichiarazione di dissesto finanziario è sempre meno remota. Molti servizi non sono stati ancora affidati con regolare bando pubblico e si va avanti con le proroghe.
Altrettanto grave è che il Sindaco non trova il tempo per spiegare alla città il ritardo, per il terzo anno consecutivo, nell’approvazione del bilancio previsionale e lo stato finanziario del Comune.
Anche le cose belle sono state fatte e gestite malissimo, come la pista ciclabile: doveva costare 186 mila euro e in corso d’opera hanno dovuto stanziare altri 300 mila euro, mentre nulla si sa dei 190 stalli parcheggio persi sul lungomare”.
“Per questi motivi crediamo che se non vi sarà una veloce inversione di tendenza l’esperienza Bianco si concluderà con questo mandato. E noi ci auguriamo che nel 2017 ci sia veramente una totale inversione di tendenza nell’ottica di fare poche cose ma farle veramente e bene”.