“Ancora una volta la Sicilia è ostaggio di un’Assemblea regionale pachidermica e poco capace di saper interpretare i bisogni e le esigenze della nostra terra e del suo apparato amministrativo. L’ennesima mancanza di numero legale, registrata in occasione della discussione del disegno di legge stralcio di riforma degli Urega, è l’esempio lampante di un andazzo che ha caratterizzato l’intera legislatura, che possiamo considerare a dir poco improduttiva.”
E’ il duro commento del segretario generale territoriale della Ugl, Giovanni Musumeci, e del segretario provinciale della federazione Ugl autonomie Maurizio Maccarrone, sul rinvio a martedì 24 del punto all’ordine del giorno del parlamento regionale che riguarda proprio le modifiche ad una norma che, oggi, continua a rendere parecchio complesso il ruolo delle nove strutture regionali che si occupano di gare d’appalto.
“Gran parte degli enti comunali in questi mesi stanno modificando i capitolati e gli appalti per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti, mentre stanno man mano arrivando gli ingenti fondi dei patti per la Sicilia e per le singole realtà provinciali che implicano la messa a bando di lavori per centinaia di opere. Così come è concepito adesso – aggiungono Musumeci e Maccarrone – gli Urega non riuscirebbero a sopportare la gran mole di lavoro che si andrebbe a sommare alla gran quantità di gare d’appalto che si stanno espletando in questi mesi”.
“Il nocciolo della questione – aggiungono – non risiede nell’organizzazione interna agli stessi uffici, con le risorse umane impiegate che svolgono in modo ottimale i compiti loro affidati, ma nella composizione delle commissioni il cui numero di componenti, allo stato attuale, è troppo esiguo per coprire il territorio regionale e sovrintendere ad un elenco così lungo di gare da svolgere”.
“La nuova legge, quindi, aumenta la platea di soggetti che possono essere sorteggiati in qualità di componente di una commissione di gara, rendendo così più efficace, trasparente, democratico ed economico il procedimento incardinato sul principio dell’offerta economicamente vantaggiosa. In questo modo, in Sicilia ci si andrebbe ad allineare con i dettami del Decreto legge 50/2016“.
“Pertanto – concludono i sindacalisti Ugl – ci auguriamo che già nella prossima seduta venga dato il via libera al testo che riteniamo sia uno strumento buono e al momento necessario per sbloccare in via definitiva tantissimi progetti, che daranno nuova vita a centinaia di comuni e linfa vitale al settore delle costruzioni che darebbe così spazio a migliaia di lavoratori in tutta la regione. Ci appelliamo quindi al senso di responsabilità istituzionale e politica di ogni singolo componente dell’Ars, affinchè quest’importante norma non cada nell’indifferenza e non diventi l’ennesimo terreno di scontro politico e di parte.”