Nella splendida struttura della Villa Sturzo a Caltagirone è stato inaugurato il nuovo dipartimento CISL-Scuola degli insegnanti di religione, quale diramazione del dipartimento Cisl degli insegnanti di religione di Catania che si amplia e si radica nel territorio, venendo incontro alle esigenze sindacali dei docenti della diocesi di Caltagirone per una migliore qualità della scuola ed una specifica connotazione dell’insegnamento della religione cattolica secondo i dettami della costituzione e le deliberazioni del concordato tra Chiesa e Stato e dell’intesa tra Conferenza episcopale e Ministero dell’Istruzione.
Madrina della manifestazione, ben organizzata dal neo coordinatore del dipartimento di Caltagirone, prof. Salvo Farinato, è stata la prof. Ivana Barbacci, segretario nazionale CISL con delega per i docenti di Religione.
Ha introdotto i lavori del primo seminario di studio il segretario provinciale della Cisl-scuola di Catania Pippo Denaro, esplicitando le intenzionalità di servizio nei confronti dei docenti ed in risposta ai bisogni del territorio e nella direzione di una sempre elevata qualità della scuola.
Mons. Gianni Zavatteri, vicario episcopale, ha portato i saluti del vescovo mons. Calogero Peri e nel suo intervento ha indirizzato l’impegno educativo nello specifico ambito del potenziamento della dimensione religiosa che è presente in tutti gli esseri umani e necessita di una corretta azione “educativa” anche mediante l’approfondimento storico degli eventi, aperto alla multiculturalità che caratterizza la nostra epoca.
Puntuale e dettagliata nello specifico dei problemi emergenti degli insegnanti di religione è stata la relazione di Carmelo Mirisola, coordinatore del dipartimento IRC della CISL scuola di Catania, rispondendo alle attese dei numerosi docenti partecipanti all’incontro.
Al primo posto si colloca l’urgenza di un nuovo concorso per consentire l’accesso al ruolo e la stabilizzazione dei circa 13.000 docenti di religione ancora non di ruolo e di fatto discriminati e privati dei benefici degli altri colleghi quali il bonus per il merito e i compensi aggiuntivi, oltre alla mobilità forzata.
Anche in merito alle graduatorie regionali e suddivise per diocesi, è stato richiesto che venga definitivo tra le diocesi un regolamento unitario per i punteggi da assegnare e che non si ripeta la burocratica procedura della documentazione da presentare ogni anno per aggiornare la graduatoria, quando, invece, basterebbe aggiungere soltanto il punteggio dell’anno e gli eventuali titoli aggiuntivi relativi all’anno scolastico.
La prevista copertura del 70% dei posti in organico oggi è ridotta a meno del 50% e tutto ciò crea malumori nella categoria e sollecita una soluzione urgente a livello ministeriale.
Il prof. Michele Manzo ha illustrato “Il docente di religione nella Legge 107”, che non appare neanche citato e dimenticato, rimasto fuori e discriminato rispetto agli altri docenti per l’assunzione della carica di collaboratore vicario, in quanto non essendo prevista l’assegnazione del potenziamento per l’insegnamento della Religione, non si potrà beneficiare, come avviene con docenti di altra disciplina, dell’esonero dal servizio.
Nelle scuole d’Italia sono 157 i docenti di Religione che svolgono con competenza, dedizione e professionalità la funzione di “vicario” ed è triste dover accettare una norma che discrimina ingiustamente i professionisti dell’educazione.
In attesa delle norme attuative secondo le Deleghe, rimane aperto il problema della non garantita continuità didattica, e, come ha detto Pippo Denaro, dell’indispensabile rinnovo del Testo unico per l’inquadramento dei docenti con compiti e ruoli e necessari compensi e progressione di carriera.
La relazione della prof.ssa Barbara Condorelli, docente di religione al liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale e responsabile del coordinamento regionale per gli insegnanti di religione per la Sicilia, presso la Conferenza episcopale siciliana, ha offerto numerosi spunti di carattere metodologico-didattico ed ha inoltre illustrato i risultati di una ricerca dal titolo “Una disciplina alla prova”, presentati lo scorso 17 gennaio a Roma.
Le risposte degli studenti, dei docenti e dei genitori hanno messo in luce alcune carenze da colmare per rendere efficiente ed efficace l’insegnamento della religione cattolica, “facoltativo” nelle scuole di ogni ordine e grado e di tale insegnamento si discute ancora in merito alla procedura della valutazione.
La dott.ssa Barbacci, nella sua ampia relazione conclusiva, ha inquadrato il problema scuola nel progetto di riforma e di cambiamenti degli assetti governativi che caratterizzazione la Nazione ed ha indicato le tappe che il sindacato CISL scuola svolge al fine di apportare alcuni aggiustamenti all’applicazione della legge 107 nell’ottica della dignità professionale e di carriera dei docenti.
Ecco una nuova sfida da affrontare, un cammino da intraprendere e, per il nuovo dipartimento CISL di Caltagirone degli insegnanti di religione, si apre un nuovo sentiero da esplorare e una meta da conseguire .