Università, passaggio di testimone tra Pignataro e Basile

Francesco Basile è diventato il nuovo rettore dell'ateneo con 1022 voti, mentre lo sfidante Enrico Foti non ha raggiunto nemmeno le 400 preferenze. "Insieme faremo grandi cose", promette il nuovo magnifico. Lungo applauso per l'uscente Giacomo Pignataro

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Così inizia, così finisce“. La voce di uno dei professori che assiste allo spoglio commenta la lettura della prima scheda con il nome di Francesco Basile. E in effetti la cronaca della lunga serata che ha visto il presidente della scuola di Medicina diventare rettore dell’università di Catania non conosce colpi di scena: Basile ottiene in totale 1022 voti, raggiungendo già con lo spoglio delle schede di docenti e studenti il quorum di 794 preferenze richiesto al primo turno. Grandissimo è il vantaggio sullo sfidante, il direttore del dipartimento di Ingegneria e Architettura Enrico Foti, che raggiunge solo 374 voti.

Nelle prime fasi la tensione è più alta, a spezzarla sono i fuochi d’artificio e il passaggio delle candelore fuori dall’aula magna dello storico palazzo Centrale. Ad affollarla moltissimi docenti, ma anche un numero insolitamente alto di ragazzi. Dopo un terzo di schede scrutinate la bilancia dei voti pende nettamente a favore del professore di Chirurgia, per lunghi minuti la voce del decano e del segretario scandiscono il solo nome di Francesco Basile.

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Il nuovo magnifico fa il suo ingresso nell’aula alle 21.30, accompagnato da Francesco Drago, anche lui candidato alla competizione elettorale, che si è ritirato la scorsa settimana convergendo proprio su Basile. “Ringrazio tutti coloro che hanno voluto esprimere la loro preferenza, al di là delle mie aspettative“, dice con leggera emozione. “Spero di poter ricambiare tanta fiducia, adesso ho un grosso peso di responsabilità che spero di riuscire a meritare, affinché non vi pentiate di avere espresso questo voto“, aggiunge. “Vogliamo ripartire velocemente, vogliamo fare il bene della nostra università, con un meccanismo di condivisione, partecipazione e democrazia, che cercherò di mettere in pratica“.

Dopo i ringraziamenti di rito a colleghi, studenti, dipendenti e familiari, Basile lascia la parola al suo predecessore, Giacomo Pignataro. L’aula magna omaggia l’ex rettore – costretto alle dimissioni dopo una sentenza del Cga sullo statuto varato dall’amministrazione precedente – con l’applauso più lungo. “Non so da quanti anni non accadeva che il rettore entrante, com’è giusto che sia, venga salutato dal rettore uscente“, fa notare Pignataro. Che definisce il programma di Basile come “ambizioso ma concreto allo stesso tempo“. Poi l’avvertimento alla comunità accademica: “È chiaro che tutti dobbiamo essere vicini al rettore“.

La proclamazione ufficiale di Francesco Basile avviene solo dopo le 23, quando anche il voto ponderato del personale tecnico-amministrativo supera il quorum. “Grazie a quelli che hanno votato per me e anche a quelli che non hanno votato per me“, dichiara. “Dobbiamo lavorare tutti insieme per ottenere i migliori risultati nel più breve tempo possibile. Dobbiamo fare bene e in fretta“. Poi, prima di stappare la rituale bottiglia di spumante, promette: “Insieme faremo grandi cose“.

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