“Siamo soddisfatti per aver ottenuto un obiettivo importante per la città di Catania, per le imprese e per i cittadini: la riapertura dei termini per l’adesione alla procedura di rottamazione delle cartelle esattoriali infatti è un ottimo risultato, ottenuto grazie alla sensibilità del Governo nazionale nell’ascoltare le esigenze di tantissimi contribuenti, esigenze che abbiamo condiviso e portato a Roma”.
Lo affermano i deputati catanesi del Partito Democratico Giuseppe Berretta, Giovanni Burtone e Luisa Albanella. “L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della proroga che concede la riapertura dei termini per l’esame del regolamento sulla rottamazione delle cartelle comunali, inserita all’interno del decreto legge sul terremoto emanato dal Governo Gentiloni e in vigore da oggi – spiegano i tre deputati nazionali del PD – consente infatti di approvare la delibera entro il termine fissato per la deliberazione del bilancio annuale di previsione 2017 degli enti locali”.
“Ora il Comune di Catania approvi la delibera al più presto, per venire incontro alle richieste di tantissimi contribuenti catanesi, privati e imprese che trarrebbero grande beneficio dalla possibilità concessa dalla norma sulla rottamazione delle cartelle esattoriali” concludono Berretta, Burtone e Albanella.
Sulla questione interviene anche Maurizio Attanasio, segretario generale della CISL: «Lavoratori senza più impiego o ammortizzatori sociali e famiglie indebitate anche per assistere gli anziani o potersi curare. Anche loro sono tra i cittadini catanesi che potrebbero ottenere sgravi con la rottamazione delle cartelle comunali. Anche a loro il consiglio comunale dia un segnale di responsabilità e concretezza e approvi la delibera. Dare a tutti costoro la possibilità di usufruire dell’agevolazione prevista dalla rottamazione rappresenterebbe senza dubbio una boccata d’ossigeno per l’economia familiare e un atto di responsabilità da parte del consiglio comunale».
Per il segretario della Cisl etnea, «anche alle casse comunali tornerebbe utile tale misura, perché estenderebbe l’accessibilità alla soluzione del debito a tanti altri cittadini, imprese comprese, e contribuirebbe al rientro di parte dell’evasione fiscale che pesa enormemente sul bilancio comunale».
E così dichiarano Giovanni Saguto e Francesco Sorbello, rispettivamente presidente e vice direttore di Confcommercio Catania :“Non sono più ammesse inesattezze e scuse. Per questo motivo chiediamo al Presidente della commissione consiliare bilancio, e a tutti i suoi componenti, di vigilare sull’amministrazione Bianco che ha dimostrato inaffidabilità. La procedura è complessa e prevede passaggi intermedi prima che l’atto di delibera possa giungere in Consiglio Comunale. Ciò significa che non si deve perdere un solo minuto, in modo che la proposta di delibera possa giungere in tempo alle commissioni consiliari competenti e al civico consesso. Non ci possiamo fidare più di questa amministrazione e, pertanto, il Presidente Parisi dovrà prendersi carico dell’onere di monitorare tutto l’iter, anche alla luce del fatto che questo misura avrà ripercussioni sulle entrate previste nel piano di riequilibrio”.
Questo atto sarà il primo banco di prova per il nuovo assessore al Bilancio Salvo Andò subentrato al dimissionario Parlato.
“Le dimissioni dell’assessore Parlato – commentano Saguto e Sorbello – ci hanno lasciati perplessi e non ci hanno convinto le motivazioni collegate ai nuovi impegni derivanti dalla assunzione della carica di presidente del CREA, visto che in questo ente è già impegnato da tempo nella qualità di commissario straordinario. Per il neo assessore, in verità, il vero banco di prova è il bilancio comunale. Dando, infatti, per scontato che la procedura rottamazione cartelle debba andare a buon fine, consideriamo un vero banco di prova la questione bilancio: in primo luogo ci aspettiamo dal neo assessore una “operazione chiarezza” sulla reale situazione dei conti comunali, rispetto alla quale il sindaco Bianco non ha detto una sola parola. Inoltre, non considerando pensabile che si possa approvare il previsionale nei termini di legge, sarebbe un successo se entro giugno fossero approvati consuntivo e previsionale”.