Sulla nomina del nuovo Cda dell’Amt, intervengono con un duro commento i segretari generali di Cgil, Uil e Ugl, Giacomo Rota, Fortunato Parisi e Giovanni Musumeci, insieme ai rispettivi segretari di categoria Alessandro Grasso di Filt Cgil, Franco Di Guardo di Uil trasporti e Giuseppe Scannella di Ugl trasporti autoferrotranvieri.
“Aldilà dei profili autorevoli dei professionisti nominati in seno al Cda dell’Amt, – dicono – nell’improvvisa accelerazione operata a Palazzo degli elefanti emerge un dato allarmante che indica il momento di grande criticità in cui si trova oggi l’amministrazione comunale. Le decisioni ad effetto ed i ritorni traumatici alla guida della partecipata, vanno nella direzione diametralmente opposta al bisogno di chiarezza e di una seria programmazione per salvare una società sempre sull’orlo del fallimento”.
“Non possiamo oltretutto rilevare – proseguono – l’assoluta difficoltà da parte dei vertici comunali nell’individuare soggetti che possano totalmente dedicarsi ad una visione di prospettiva della conduzione aziendale. Avevamo, infatti, già contestato l’inerzia della presidenza del dottor Lungaro e non comprendiamo come la professoressa Baglieri e l’ingegner Gentile possano occuparsi a tempo pieno di Amt, quando già devono curare i già gravosi e rispettivi ruoli alla Sac ed alla Fce”.
“Al peggio dunque non c’è mai fine – concludono i sindacati – e, per questo, auspicavamo un cambio di rotta dopo la sciagurata nomina di La Rosa. Diciamo quindi basta a queste insensate fughe in avanti e da oggi in poi chiediamo al sindaco di aprirsi ad una gestione condivisa nelle scelte sull’azienda e su tutte le altre partecipate, nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini che si sentono sempre più presi in giro da questo clima dal sapore gattopardiano.”