Malato di SLA truffato da 2 catanesi con falsi medicinali

polizia
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Speculavano su un malato di SLA promettendogli presunti medicinali innovativi non in commercio in Italia. Solo la querela del figlio ha consentito di identificare a far denunciare due catanesi che avrebbero circuito approfittando del suo stato di salute.

A Modica, la Polizia di Stato ha individuato gli autori che ha denunciato in stato di libertà, per truffa aggravata, circonvenzione di incapace e sostituzione di persona in concorso.

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Nella querela il figlio della vittima riferiva che il proprio genitore, di anni 52, gravemente affetto da SLA e già ricoverato presso un noto centro di riabilitazione, era stato vittima di truffa ad opera di più soggetti, alcuni dei quali conosciuti anche per corrispondenza elettronica.

I truffatori erano riusciti nel tempo a sottrarre alla vittima diverse migliaia di euro con la promessa di vendita di un presunto farmaco sperimentale brevettato negli Stati Uniti d’America denominato GM604 capace di rallentare la progressione neurodegenerativa della SLA.

Con il concorso anche di altre persone, la vittima veniva messa a conoscenza di un’asserita battaglia legale in Italia per far importare dagli USA un farmaco sperimentale. Non solo, ma successivamente veniva convinta all’uso di un ulteriore presunto farmaco cinese ed infine indotta all’acquisto di un terzo prodotto a base di Aloe. Ad ogni consegna di farmaci corrispondeva un preventivo pagamento di somme, quasi sempre tramite l’utilizzo di poste-pay, in totale quasi 4 mila euro.

In questo percorso criminale la vittima veniva anche indotta ad interrompere le terapie mediche tradizionali assegnategli dal SSN e, dopo avere rifiutato ben due ricoveri ospedalieri, si aggravava al punto di dover essere ricoverata presso un’altra struttura sanitaria specializzata. Nel frattempo le utenze telefoniche dei truffatori venivano disattivate dagli stessi.

Le attività investigative della Polizia di Stato venivano indirizzate a verificare il circuito dei pagamenti, i beneficiari degli stessi. Ulteriori verifiche di polizia giudiziaria hanno portato all’identificazione degli autori dei reati, uno dei quali con precedenti di polizia per delitti contro il patrimonio mediante frode ed, in particolare, per analoga truffa, perpetrata qualche anno fa introitando, all’epoca, più di 8 mila euro dalla vittima.

Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Polizia per individuare altre possibili vittime dell’odioso crimine.

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