Ripartono gli attentati, ritorna il fuoco. Questa notte tre tir del Caair, struttura consortile promossa dalla Cna, sono andati in fumo e un dipendente è ricoverato a Catania per le ustioni.
“Vittoria – dicono il presidente della Cna comunale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio – è sotto assedio. Un assedio che dura da anni, da decenni. La città ha cercato e cerca di difendersi, di resistere come può dagli attacchi duri, ciclici ma continui di una criminalità che negli anni è diventata forte e credibile, non solo socialmente, ma soprattutto economicamente.
Qui, più che in ogni altro luogo in Sicilia, la criminalità è diventata impresa. Chi mette in atto un assedio si pone uno scopo preciso: conquistare il territorio in qualsiasi modo”.
“In questi anni – spiegano La Terra e Stracquadanio – la criminalità economica è riuscita a conquistare pezzi di città. Il terreno di chi resiste e opera nella legalità si è via via ridotto, si è assottigliato, è diventato un moncherino di matita, impossibile oramai da temperare. C’è chi ancora si oppone. Forse siamo pochi e poco organizzati. Ma manteniamo alta la dignità di Vittoria. La cosa non ci consola, anzi ci preoccupa perché avvertiamo questa solitudine“.
“Anche questa volta la città “sana” farà finta di nulla?
– continuano – Assorbiremo questa notizia come sempre in modo pigro? Tutto verrà metabolizzato in poco tempo? La nostra organizzazione sprizza sdegno e rabbia da tutti i pori. Non possiamo accettare di ripiombare nel baratro supinamente. Non possiamo più essere anime spente prima che corpi. L’economia sana di questa città deve ribellarsi altrimenti è consapevolmente complice”.