Sportello famiglia della CISL per alleviare il disagio sociale

Sportello Famiglia Cisl Catania
Nella foto, da sinistra M. Attanasio (Cisl), E. Bonomo (Adiconsum), A. Schinco (Anolf), A. Celona (Giovani), F. Garigliano (Anteas), C. D'Alessandro (Sicet), V. Salanitri (Inas), R. Foti (Caf Cisl).
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In Sicilia, la concentrazione relativa del disagio sociale delle famiglie è più elevata nei maggiori agglomerati urbani, come Catania. Lo dice il rapporto della Fondazione Res, reso noto proprio ieri.

Ecco perché la Cisl di Catania, assieme alle associazioni di volontariato che promuove, ha aperto oggi uno Sportello Famiglia in via Manzoni 79, nel centro storico della città. Un unico punto polifunzionale, dove la famiglia alle prese con i problemi di tutti i giorni – bollette, tariffe, affitto, previdenza, bonus, welfare – può chiedere informazioni e ricevere assistenza.

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Il documento della Fondazione Res ha confermato anche il Report Istat del dicembre 2016: le famiglie siciliane sono le più povere d’Italia, con un reddito medio familiare di 21,8 mila euro, ma con la metà delle famiglie che vive con meno di 1.500 euro al mese. Quasi il 30% dei Siciliani, inoltre, vive in famiglie a intensità lavorativa molto bassa, dove cioè i componenti hanno lavorato per meno di un quinto di quanto avrebbero potuto.

Nello Sportello Famiglia, l’Anteas, Associazione di tutte le Età attive, il Sicet, sindacato degli inquilini, l’Adiconsum, associazione dei consumatori, l’Anolf, associazione dei lavoratori stranieri, il Caf convenzionato con il Comune e il Patronato si alterneranno per assistere le famiglie sul Sostegno di inclusione attiva, Bonus nascite, Rottamazione cartelle, Graduatorie per l’edilizia popolare, assistenza fiscale e previdenziale.

«La perdita della condizione lavorativa o la sua precarizzazione – dice Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea – fa aumentare l’incidenza della povertà in Sicilia, come confermano periodicamente i dati degli istituti di ricerca e come verifichiamo noi ogni giorno nelle nostre sedi del territorio. Aumentano soprattutto le famiglie, anche del ceto medio, che hanno subito pesanti riduzioni del reddito e devono affrontare difficoltà impensate prima. Col nostro sportello, vogliamo offrire un punto di riferimento dove favorire l’incontro e dare risposte ai bisogni reali delle persone: famiglie, giovani e anziani».

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