Siamo praticamente solo ai preliminari, ma, come avveniva sul ring ai tempi di Cassius Clay con lo scambio di feroci provocazioni prima dell’incontro, la campagna elettorale, che da sempre riserva toni sopra le righe, rischia di finire con note che lo (s)partito non potrà contenere. Che Crocetta abbia natura istrionica e che ci sia sempre quantomeno da commentare sulle sue affermazioni è risaputo ma, in campagna elettorale è soggetto non solo a commenti ma a battute del tipo di quelle che i vecchi frequentatori di “opera dei pupi” urlavano a don Angelo Grasso, puparo parlante ed anche maniante, quando, esagerando, così recitava:” E Orlando, con un solo colpo di Durlindana, abbatté venti musulmani”. Al che il pubblico, subito, lo beccava:” Grossa, don Angelo”.
Non sappiamo se Giancarlo Cancelleri (M5s) abbia nel suo curriculum la frequentazione culturale e popolare dellìopera dei pupi, e tuttavia il deputato regionale, così come il pubblico, non si contiene e rivolgendosi a Crocetta:“Toglietegli il vino, verrebbe da dire. Ma siccome è pur sempre il presidente della Regione, e come tale merita rispetto istituzionale, non lo diciamo”. Così avrebbe detto – secondo le agenzie – e nel dire che non lo dice, in realtà non solo lo ha detto, ma lo evidenzia: quasi un ossimoro politico.
Deve addebitarsi, quindi, all’effetto del vino se “Crocetta ha le traveggole” (cioè, vede una cosa per un’altra). E’ per questo che “ha disegnato una Sicilia in smoking, quando per il 99 per cento dei siciliani, nella migliore delle ipotesi, ha le pezze al sedere?”.
E quando afferma che “il suo governo a trazione Pd ha salvato la Sicilia”, Cancelleri invita a chiedere se è così “ai dipendenti delle Province e della Formazione professionale”. “Come può affermare che in Sicilia la Sanità è tra le migliori d’Italia? – aggiunge ancora – “Faccia un giro per i pronto soccorso o per le corsie, anziché ascoltare le bufale che probabilmente gli racconta il suo assessore Gucciardi”.
E Cancelleri conclude:“Nei fatti è stato tra i peggiori presidenti della storia della Sicilia, il risultato delle urne glielo dimostrerà ampiamente”.
E Cancelleri, quì, non tiene conto di quanto lui stesso aveva precedentemente asserito, che cioè “solo i marziani potrebbero votarlo”: occhi al cielo, dunque, nella speranza che mentre aveva le traveggole Crocetta non abbia avvistato astronavi (o altri veicoli) cariche di “marziani-elettori” che faranno rinascere la Sicilia.