E’ assessore alla Famiglia, alle Politiche sociale ed al Lavoro, Gianluca Miccichè. E’ uno degli assessorati che più di tutti, forse, ha il contatto con i siciliani, i loro problemi di sopravvivenza ed è per questo che richiede, in chi lo dirige, una sensibilità adeguata al compito.
La cronaca di questi giorni, con l’incredibile comportamento nei confronti di due fratelli disabili Alessio e Gianluca Pellegrino, (lasciati in attesa per ore in assessorato, dove Miccichè sostiene che era assente), il servizio illuminante che Le Iene hanno riservato al fatto e la successiva registrazione delle scuse e della richiesta di aiuto dell’assessore ai due fratelli per consentirgli di mantenere la poltrona, ha scatenato i rappresentanti del Movimento 5 stelle alla regione siciliana.
”Ci aspettiamo che dopo l’ennesima magrissima figura su scala nazionale Miccichè abbia un rigurgito d’orgoglio e faccia la prima cosa degna di nota del suo mandato: tolga il disturbo. E ci aspettiamo che lo faccia in giornata. L’assessore specializzato nel far attendere, questa volta vada controcorrente: non faccia attendere un minuto di più, scriva subito le dimissioni. I siciliani glene saranno riconoscenti”.
E’ Giancarlo Cancelleri, che da qualche giorno, si fa portavoce del M5s: ”Ancora una volta, per causa sua, mi sono vergognato di essere siciliano. Altro che chiedere scusa, Micchichè si è mosso solo per cercare di difendere la sua vacillante poltrona, travolta, giustamente da una valanga di polemiche dopo il vergognoso comportamento nei confronti dei due fratelli. Se veramente avesse voluto chiedere scusa lo avrebbe fatto all’indomani della loro visita in assessorato e non solo quando è scoppiato il putiferio”.
”Il presidente della Regione e il partito di Miccichè – conclude Cancelleri – pressino per le dimissioni. Se queste non dovessero arrivare, sia il governatore ad intervenire, ritirando le deleghe all’assessore.”.
Richiesta di dimissioni per Miccichè arriva anche da Carmelo Greco della direzione regionale del PD. “Compia un gesto di generosità politica e personale”, afferma Greco, che su quanto mostrato dal servizio de Le Iene dichiara “La qualità della vita per i diversamente abili, come quella di qualsiasi persona, non dipende dalla condizione soggettiva dell’individuo, bensì dal livello di inclusione della società che lo accoglie e dalle risorse che essa mette a sua disposizione. Il riconoscimento di uno status, dipende anche dai comportamenti, dai sostegni e dalle risorse della famiglia, o che vengono date alla famiglia, dall’ambiente di vita, dalle istituzioni che hanno la responsabilità di ascoltare, intervenire, promuovere l’uguaglianza delle opportunità e tutelare i diritti umani, e questo non lo dico io, ma la Convenzione ONU sui Diritti e la Dignità delle Persone con Disabilità che vieta ogni forma di discriminazione”.