Riccardo Galimberti, presidente di Confcommercio Catania, invia una nota sulla vicenda dell’inchiesta sulla super Camera di commercio.
“Confermiamo – dice Galimberti -di essere sicuri del nostro operato, dopo mesi di campagna stampa avversa basata su accuse imprecisate. Finalmente avremo la possibilità di difenderci dopo aver conosciuto le reali accuse. Chiederemo di essere sentiti al fine di dimostrare la nostra estraneità ai fatti. Ci auguriamo che da questa vicenda si possa trarre spunto per fare, finalmente, chiarezza tanto sulla regolarità del procedimento di insediamento della Super Camera, quanto sulla reale connessione con le “oscure” vicende aeroportuali oggetto di indagini”.
La precisazione del presidente Galimberti si riferisce alle due inchieste aperte a Catania dalla procura della repubblica sulle procedure di accorpamento delle Camere di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, e sulla nomina alla SAC della presidente Ornella Laneri, poi dimessasi. Le inchieste sono coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto procuratore Pasquale Pacifico. Undici persone sono state iscritte nel registro degli indagati. I reati di cui sono chiamati a rispondere sono falso ideologico, abuso ed omissione di atti d’ufficio. Le due inchieste in qualche modo sono collegate in quanto la definizione dell’assetto della Camera di commercio del Sud Est, cioè composizione del consiglio camerale ed elezione del presidente, ha ripercussione sulla governance della SAC di cui le Camere di commercio detengono la maggiore quota azionaria nel consiglio di amministrazione.
Gli enti soci, infatti, sono le camere di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa, la Città metropolitana di Catania, IRSAP Palermo ed il Libero consorzio comunale di Siracusa.
Attualmente il consiglio di amministrazione è composto da Daniela Baglieri, presidente, Domenico (Nico) Torrisi, amministratore delegato, e consiglieri Rosario Dibbennardo, Ettore Di Salvo e Giovanni Vinci. Tutti estranei alla vicenda giudiziaria.