Ping pong tra Regione e comune a La vita in diretta con i disabili ancora in attesa di risposte concrete

disabili in presidenza della Regione
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Crocetta:“Incontrerò dopodomani il sindaco Orlando per vedere come risolvere il problema dei disabili a Palermo”.

Orlando:“Ci siamo già incontrati più volte con i rappresentanti del governo regionale. La questione è che in aula è stata presa la decisione di attribuire solo alla regione la competenza in materia”.

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La Vita in diretta della RAI non perde d’occhio quanto è accaduto in questi giorni nel capoluogo siciliano. Con interviste ai due rappresentanti di regione e comune e soprattutto dando voce alle mamme ed ai ragazzi, ha consentito di esporre con chiarezza, innanzitutto i problemi: assistenza domiciliare e, in ottemperanza al diritto allo studio, trasporto e assistenza personale a scuola.

Orlando ha precisato che il problema non riguarda solo Palermo ma tutti i comuni siciliani.“Se Palermo che è sede di Città metropolitana può anticipare le risorse economiche, ad esempio con dei vaucher (con la speranza che poi la regione li rimborsi) – dichiara Orlando a “La vita in diretta” – così non è per tutti gli altri comuni che non hanno le risorse”.

Orlando, lo ricordiamo, è presidente dell’ANCI Sicilia, la sezione regionale dell’associazione nazionale dei comuni italiani, e sa cosa sta succedendo per le migliaia di disabili del territorio siciliano.

“Sono oltre 3.682 i disabili gravissimi presenti sul territorio, per i quali occorrerebbero oltre 500 milioni, per un’assistenza domiciliare H 24, a fronte dei 40 disponibili per il 2017 e per i quali oggi le uniche risorse disponibili provengono da fondi nazionali, che seppur consistenti risultano del tutto insufficienti”. Così aveva dichiarato Miccichè

Dopo il faccia a faccia alla presidenza della regione dove Crocetta si è impegnato di trovare le risorse, sollecitato da Pif che ha preso le difese dei disabili e dopo la meschina figura fatta dall’assessore Miccichè con Le iene che in pratica lo hanno costretto alle dimissioni, il presidente – come riporta il quotidiano La Sicilia – avrebbe espresso la volontà di nominare un disabile alla guida dell’assessorato.

Come dire: scarico sugli stessi disabili la responsabilità di eventuali futuri disagi. Possibile che non ci sia in Sicilia un dirigente, un manager che abbia competenze e sensibilità per svolgere tale ruolo?

E tuttavia, al di fuori delle polemiche, visto che i disagi continuano, è impellente, intanto rimpinguare, laddove non esistano più, per esaurimento o per negligenza, le risorse per garantire la ripresa immediata dei servizi richiesti dalle famiglie dei disabili.

La questione delle competenze tra regione e comuni, infine, non va risolta con il criterio dello scarica barile, ma assegnando la gestione dei servizi a chi è più vicino territorialmente e ne ha conoscenza quantitativa e qualitativa.

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