“Un incontro importante e proficuo per sottoscrivere un piano d’azione da realizzare al più presto a sostegno del settore agrumicolo siciliano”. Così Michela Giuffrida, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo a conclusione dell’evento organizzato da Agrinsieme a Catania su “Agrumi: analisi del settore e strategie in attesa del Piano Nazionale”.
“Tutelare gli interessi dell’agricoltura mediterranea in Europa è un compito difficile che spesso si scontra con i forti interessi dei grandi importatori del Nord Europa. La posizione del Parlamento europeo però – ha sottolineato l’eurodeputato nel suo intervento – è sempre stata chiara. C’è moltissima attenzione per gli aspetti fitosanitari e per bloccare le importazioni di prodotti che arrivano da Paesi terzi che sappiamo essere ad alto rischio. A dicembre in Parlamento – ricorda Giuffrida – abbiamo adottato una risoluzione destinata alla Commissione europea che conteneva correzioni ad una serie di misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nel nostro territorio di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali”.
Nello specifico la proposta prevedeva che i frutti derivanti da paesi terzi dovessero essere accompagnati da un certificato fitosanitario che autorizzasse il loro ingresso e una dichiarazione che attestasse che l’area di produzione da cui arrivano i prodotti fosse stata sottoposta a trattamenti adeguati contro il Citrus black spot.
Una richiesta, quella del Parlamento non attuata dalla Commissione europea. Ma lo scorso ottobre – continua Michela Giuffrida- abbiamo approvato in plenaria il nuovo regolamento sul “passaporto delle piante” che traccerà i movimenti di piante nella UE prevedendo inoltre un meccanismo di valutazione preliminare per identificare rapidamente le piante e i prodotti vegetali provenienti da Paesi terzi che potrebbero rappresentare rischi. I coltivatori che subiscono misure di eradicazione necessarie per eliminare parassiti specifici potranno tra l’altro beneficiare di un equo compenso”.
“Il Parlamento europeo – sottolinea Giuffrida – ha un potere ridotto in tema di accordi commerciali ma è riuscito ad ottenere importanti risultati nella legislazione sui controlli fitosanitari. È più che mai necessario che politica, istituzioni e associazioni lavorino in stretto coordinamento. E’ necessario fare “sistema” – conclude Giuffrida – e cercare alleati in altri paesi della sponda Sud dell’Europa che condividono le nostre stesse preoccupazioni come Spagna, Francia, Grecia”.